Direzione Pd, Schlein: "Ucraina? Supporto anche con 'aiuti militari', distanze con M5s", ma apre a Grillo: "Da soli non si vince"

La segretaria minimizza la sua presenza sul palco del M5s a Roma e si scontra la minoranza dem

Elly Schlein è intervenuta durante la direzione nazionale del Pd poche ore dopo il caos scaturito dalla sua presenza sul palco del M5s a Roma per motivare la sua scelta e rispondere sulle diverse linee guida del partito. "La settimana prossima si vota in Molise, dove siamo alleati con il M5s. Lo eravamo anche prima della manifestazione", spiega.

Direzione Pd, Schlein: "Sì aiuti militari all'Ucraina ed a collaborare col M5s"

La presenza sul palco di Roma è già valsa a Schlein le prime critiche. L'ex candidato dem alla Regione Lazio Alessio D'Amato si è dimesso all'assemblea regionale ed anche altri esponenti hanno accusato malumori. Ma la segretaria minimizza: "Siamo d'accordo su tutto? No. Sull'Ucraina siamo molto distanti, ma non sul precariato. Se mi invitasse Calenda a una manifestazione andrei anche lì, ma non cambierei idea sul sindaco d'Italia".

Sull'Ucraina infatti la linea tra Pd e M5s è quanto più di distante ci sia. Dal Nazareno confermano: "Siamo stati sempre chiari e lineari sul pieno supporto al popolo ucraino anche fornendo aiuti militari, continueremo a tenere un atteggiamento coerente con i nostri alleati" mentre i grillini sono molto più che scettici sul fatto che riempire di armi Zelensky possa in qualche modo portare alla pace.

Chi è nel Pd da più tempo non ci sta e fa sentire la propria presenza a Schlein. Da Guerini a De Micheli, da Cuperlo ad Alfieri. Quest'ultimo in particolare ci va giù duro: "Le loro (M5S, ndr) posizioni sulla politica estera e sull'Ucraina sono irricevibili. Le parole di Moni Ovadia sono irricevibili. Su questo punto bisogna essere chiari. Dire queste cose non significa criticare o indebolire la segretaria, ma confrontarci".

Schlein attacca Meloni e l'opposizione

Buona parte della giornata di ieri è stata scandita da attacchi verso il governo e contro l'opposizione. "La Lega è passata da 107 a 37 consiglieri e altre forze ne hanno eletti 5 in tutto" ha dichiarato parlando delle ultime elezioni. "Sulle tasse è vergognoso che Meloni parli di pizzo di stato, è una vergogna per l'ideologia che sottende. Noi continueremo a battarci per la progressività fiscale".

E ne ha anche per Renzi: "Dispiace che supporti il candidato della destra al Molise. Non può dare lezioni di subalternità, visto che al Nazareno invitò subito Berlusconi".