Beppe Sala e il commento gelido sulla morte di Berlusconi: "Su di lui ogni italiano ha un’opinione. Gli diamo atto che ha amato Milano"
Il cordoglio degno della sinistruccia radical che nemmeno al momento della morte di uno dei maggiori esponenti del mondo politico, imprenditoriale, sportivo e della storia italiana di - perlomeno - gli ultimi trent'anni riesce a superare il pregiudizio di parte.
"Milano piange Silvio Berlusconi. Su di lui ogni italiano ha un’opinione, maturata nei lunghi anni della sua centralità imprenditoriale, sportiva e politica. Ma questo è il momento del cordoglio e del rispetto. Di certo dobbiamo dargli atto di aver molto amato Milano”.
Con queste le parole di Beppe Sala, il Sindaco di Milano, esprime il cordoglio per Silvio Berlusconi. Cordoglio, certo.
Il cordoglio degno della sinistruccia radical che nemmeno al momento della morte di uno dei maggiori esponenti del mondo politico, imprenditoriale, sportivo e della storia italiana di - perlomeno - gli ultimi trent'anni riesce a superare il pregiudizio di parte ed esprimere un commento obiettivo, sincero (sentito, non si pretende). Non chiedevamo al Sindaco Sala di strapparsi i capelli e le vesti per la morte del cavaliere, ma l'ennesima caduta di stile è sicuramente inaspettata.
La focalizzazione del commento su un 'nonostante tutto' riesce ad essere ancora più faziosa del commento di Elly Schlein, che, per quanto giustamente scolastico, è sicuramente più umanamente corretto: "Di fronte alla scomparsa di Silvio Berlusconi vogliamo far arrivare tutta la nostra vicinanza al dolore della sua famiglia, dei suoi cari e di tutta Forza Italia, così come vogliamo che arrivi al Governo e alle forze di maggioranza. Con la morte di Silvio Berlusconi si chiude un'epoca. Tutto ci ha divisi e ci divide dalla sua visione politica, resta però il rispetto che umanamente si deve a quello che è stato un protagonista della storia del nostro Paese. Le più sentite condoglianze da parte del Partito Democratico".
Non siamo qui a negare le oscurità dell'ex-premier, ma non è la morte il momento per puntualizzarle. Se ne parlerà più avanti, dopo i funerali nella sua "amata" Piazza del Duomo.