Utero in affitto e maternità surrogata, la prima barbarie allo stato puro, l'altra una contraddizione pericolosa

Il fatto che le sinistre fucsia neoliberali nemmeno vedano la questione della mercificazione e dello sfruttamento, vale a dire i temi fondamentali che erano stati affrontati da Marx e da Gramsci, e che si battano unicamente ancora una volta per i capricci di consumo individualistici chiamati impropriamente diritti civili chiarisce una volta di più la situazione tragica ma non seria in cui versa la sinistrash

Si torna ancora una volta a discutere della pratica della maternità surrogata e di come regolarsi rispetto ad essa. In particolare, vi è una proposta di legge da parte del governo in carica che vuole condannare la pratica della maternità surrogata come "reato universale", con la conseguenza per cui sarebbe perseguibile a norma di legge anche chi si recasse all'estero per attuarla. Mi siano allora consentite due pur celeri considerazioni. Anzitutto, la maternità surrogata non coincide con l'utero in affitto, che è indubbiamente un crimine per via della reificazione, dello sfruttamento e della trasformazione del bambino in merce on demand. La maternità surrogata, per parte sua, figura come la condizione fondamentale perché l'utero in affitto diventi possibile e ne è dunque precondizione inaggirabile. L'utero in affitto è barbarie allo stato puro, non vi è per parte mia alcun dubbio. Diversa la questione della maternità surrogata, che potrebbe essere impiegata anche senza le pratiche abominevoli dell'affitto e dunque della mercificazione integrale e dello sfruttamento che a ciò sono connesse. Tuttavia anche la maternità surrogata in quanto tale mi pare criticabile e non solo perché apre la porta alla possibilità successiva dell'utero in affitto, quasi in modo overtoniano. Oltre a ciò, vi è un altro aspetto da non trascurare: la maternità surrogata presuppone che vi sia un diritto al figlio, quasi come se nel caleidoscopico mondo dei diritti mercificati anche avere un figlio diventasse un diritto imprescindibile del consumatore. Ma avere un figlio non è un diritto, essendo invece l'esito di una storia d'amore e di una relazione dove non tutto deve essere rimesso alla volontà di potenza umana e ai desideri capricciosi. Per questo, concludo che l'utero in affitto è barbarie allo stato puro e la maternità surrogata è una contraddizione pericolosa. Il fatto che le sinistre fucsia neoliberali nemmeno vedano la questione della mercificazione e dello sfruttamento, vale a dire i temi fondamentali che erano stati affrontati da Marx e da Gramsci, e che si battano unicamente ancora una volta per i capricci di consumo individualistici chiamati impropriamente diritti civili chiarisce una volta di più la situazione tragica ma non seria in cui versa la sinistrash.

Di Diego Fusaro