Maltempo, Cdm stanzia 8 milioni di euro e dichiara lo stato di emergenza su diversi territori di Toscana e Marche

Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per diversi comuni di Toscana e Marche, a causa del maltempo abbattutosi sull'Emilia Romagna e, di sponda, su queste aree. Stanziati iniziali 8 milioni

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera allo stanziamento di, iniziali, 8 milioni di euro per il sostegno delle aree colpite dall'alluvione in Toscana e nelle Marche. La decisione segue la proposta di fondi avanzata dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci. Oltre a questo, ratificati tre accordi ed una convenzione internazionali proposti dal Ministro degli Esteri Tajani.

Via libera del Cdm allo stanziamento di 8 milioni di aiuti alle aree di Marche e Toscana colpite dall'alluvione

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera allo stanziamento di fondi, oltre che per le aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna (che riceveranno una stima di 2 miliardi di euro), anche per diversi territori di Toscana e Marche. La decisione viene presa in seguito alla proposta avanzata dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche per il Mare, Nello Musumeci, inerente la “dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 16 maggio 2023 nel territorio dei Comuni di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino della provincia di Pesaro e Urbino”.

Dichiarato quindi lo stato di emergenza e stanziati “per i primi interventi di soccorso alla popolazione” 4 milioni di euro. Stessa procedura, e stessa cifra, poi, per i comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa della città metropolitana di Firenze. I finanziamenti del governo saranno attinti dal Fondo per le Emergenze Nazionali, ha precisato una nota di Palazzo Chigi.

Oltre ai fondi per Marche e Toscana, ratificati tre accordi ed una convenzione internazionale

Oltre a questo, il Cdm ha proceduto a ratificare tre accordi ed una convenzione internazionali, proposti dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ed inseriti in tre diversi decreti legge. Il primo Ddl riguarda la ratifica del protocollo alla convenzione del 1979 sull’inquinamento atmosferico e la modifica al testo del protocollo del 1999 dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico: viene disposto con questi provvedimenti l’aumento dell’impegno rivolto alla tutela salute umana e ambientale, con la riduzione al particolato PM2,5 e l’incrementazione delle misure tese ad abbattere il black carbon nell’atmosfera. 

Il secondo Ddl, invece, si rivolge al dossier dell’Indo Pacifico, con la ratifica degli accordi UE del 2018 riguardanti l’accordo di partenariato dei 27 stati membri con la Repubblica di Singapore. Infine, ratifica della convenzione sulla protezione internazionale degli adulti, siglata all’Aja nel gennaio del 2000.