Scontro Italia-Francia sui migranti, Tajani annulla il viaggio a Parigi: "Offese inaccettabili"
Le parole del ministro degli interni Darmanin in una intervista radiofonica. Pochi giorni fa l’annuncio che la Francia schiererà 150 gendarmi al confine con l’Italia contro i passaggi illegali
Lo scontro Italia-Francia sui migranti ha già i suoi primi risultati. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha deciso di annullare il suo viaggio a Parigi dove avrebbe dovuto il ministro degli Affari Esteri Catherine Colonna. "Non andrò a Parigi per il previsto incontro con Colonna. Le offese al governo ed all'Italia pronunciate dal ministro Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni". L'annullamento è stato deciso dopo le parole di qualche ora fa del ministro degli interni francese Gerald Darmanin che ha nuovamente attaccato l'esecutivo: "Meloni, governo di estrema destra scelto dagli amici di Marine Le Pen, è incapace di gestire i problemi migratori per i quali è stata eletta".
Scontro Italia-Francia sui migranti, Tajani annulla il viaggio a Parigi
L'ipotesi di un annullamento del viaggio di Tajani in Francia si è susseguita già nelle prime ore della giornata. Ora è ufficiale. Niente bilaterale dunque con l'omologa transalpina Colonna.
La tensione Parigi-Roma sui migranti è alta da tempo, sin dall'insediamento del governo Meloni per l'esattezza, quando Darmanin prima e Macron poi fecero notare l'atteggiamento, per la Francia errato, dell'Italia sul tema accoglienza. Pochi giorni fa poi la scelta del governo francese di schierare 150 poliziotti al confine con l’Italia annunciando entro l'estate un ulteriore "rafforzamento".
Il governo italiano non ha preso bene l'uscita del ministro degli Esteri francese quest'oggi, che è tornato a rinfocolare un tema sul quale Meloni sta cercando da mesi un difficile compromesso con gli alleati in Europa.
Tajani: "Per contare di più nell'Ue dobbiamo essere seri e credibili e fare proposte"
Tajani è intervenuto questa mattina alla conferenza sullo Stato dell'Unione a Fiesole lanciando dei messaggi in tema migranti. "Inutile lamentarsi, per contare di più nell’Ue bisogna essere credibili, seri, responsabili e fare proposte. Non serve lamentarsi di ‘motori franco-tedeschi’, a Bruxelles bisogna starci e farsi valere, mettiamocela tutta per farci ascoltare. Chi ha un’identità forte non chiude le porte. L’Africa, così come il Sudamerica, aspetta l’Europa".