Pnrr ed Europa, Meloni rassicura Mattarella: "Nessun problema, i fondamentali del Paese sono buoni" - ESCLUSIVA
Colloqui riservati tra palazzo Chigi e Quirinale
Dopo lo scivolone del governo sul Def, Giancarlo Giorgetti l'unico ministro dell'economia in Europa che non parla inglese e che sta mostrando tutti i suoi limiti da quando non c'è più Mario Draghi a tele-guidarlo passo passo da Palazzo Chigi, è volato a Stoccolma al consiglio Ecofin dove si è parlato delle ratifica dell'Italia del Mes e della riforma del nuovo patto di stabilità. Anche Giorgia Meloni si è dovuta spendere direttamente da Londra per rassicurare Europa e mercati su quello che stava accadendo in Italia: "Nessun problema, i fondamentali del paese sono buoni" il refrain della presidente del Consiglio. Ma la premier ha dovuto rassicurare anche una personalità eccellente del Belpaese che ha monitorato con particolare attenzione (ma senza alcuna preoccupazione) quanto accaduto nel corso della settimana: Sergio Mattarella.
Già, perché a quanto siamo in grado di rivelare, l'uomo del Colle ha chiesto spiegazioni sull'accaduto. Le risposte della premier (i due si sentono spessissimo, ultimamente con una certa regolarità) sono state rassicuranti. Al Quirinale Giorgia Meloni ha ribadito il massimo impegno da parte del governo italiano per l'ottenimento dei fondi europei, leggasi PNRR. Ed ha anche espresso fiducia sul pagamento della terza rata da parte di Bruxelles. Insomma, Sergio Mattarella, che pubblicamente non perde occasione per invitare il governo a non sprecare l'occasione unica del Piano per il rilancio del Paese, ha voluto essere ulteriormente rassicurato dalla Presidente del consiglio. Rassicurazioni accolte con favore dal capo dello Stato che poco tempo fa aveva richiamato tutti a mettersi "alla stanga".
Nel frattempo anche da Stoccolma, dove si sono ritrovati i ministri delle finanze della Ue, arriva una schiarita sulla terza rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza da 19 miliardi, chiesta dall'Italia a fine dicembre e da allora al vaglio di Bruxelles dopo già due proroghe all'iter di valutazione. "Le autorità italiane e i nostri servizi stanno lavorando in modo molto positivo", ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. Il via libera al pagamento del Pnrr "è questione di ore", ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "La situazione è definita e quindi siamo assolutamente ottimisti". Il titolare del Tesoro punta invece i piedi sul nuovo Patto di stabilità e sul Mes. Dopo il gran pressing in Europa perché l'Italia ratifichi il trattato di riforma del Meccanismo europeo di stabilità, Giorgetti ha replicato che il Mes è solo una parte di "diverse situazioni" su cui serve un confronto, come ad esempio il tema dell'Unione bancaria". "Bisogna cominciare a discutere di tutto", ha ripetuto ai suoi interlocutori.
Di Marco Antonellis