Maestra sospesa per Ave Maria, Pillon: "Stiamo andando verso gravi forme di cristianofobia" - ESCLUSIVA

L'esponente della Lega Simone Pillon ha commentato a Il Giornale d'Italia la vicenda della maestra sospesa a San Vero Mili (Oristano) per aver fatto recitare le preghiere agli alunni

Continua a fare discutere il caso della maestra sospesa a San Vero Mili (Oristano) per aver fatto recitare l'Ave Maria e altre preghiere agli alunni. A commentare a Il Giornale d'Italia la vicenda è stato l'esponente della Lega Simone Pillon.

"Ha ragione il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che ieri ha incontrato Marisa Francescangeli", inizia Pillon. "Secondo Sgarbi a sbagliare è il provveditore prof. Feliziani, che ha comminato le sanzioni. Ecco le parole del sottosegretario: 'Essere cristiani non può essere una colpa, non può portare a una sanzione, caro Feliziani. Lei deve essere sanzionato, lei deve smettere di abusare del suo potere. Se poi il ministro ritiene che la sua relazione sia giusta, Valditara oggi ha la mia relazione: questa signora è perfettamente in sé'".

Maestra sospesa per Ave Maria, Pillon: "Stiamo andando verso gravi forme di cristianofobia"

"Io aggiungo che qui andiamo verso le gravi forme di cristianofobia che ormai sono la regola in Gran Bretagna o in Germania", continua Simone Pillon. "Recitare l'Ave Maria fa parte della nostra cultura e della nostra tradizione. Se la stessa maestra avesse insegnato i dettami del Gender o della ideologia Woke o avesse raccontato gretinate, non avrebbe avuto sanzioni".

Infine: "Chiedo anche io che il ministro Valditara acquisisca la relazione del sottosegretario Sgarbi e che sospenda in autotutela ogni sanzione in attesa dell'esito del ricorso. #iostoconMarisa", conclude Simone Pillon, già senatore e ora presidente dell'associazione san Tommaso Moro.

Oristano, maestra recita il Padre Nostro e Ave Maria con gli alunni: sospesa

I fatti risalgono allo scorso 22 dicembre 2022, quando la maestra si è trovata a fare un'ora di sostituzione. Quindi, essendo in prossimità del Natale, ha pensato di impiegarla facendo creare un braccialetto-rosario con delle perline ai bambini e successivamente ha fatto recitare le due preghiere come augurio di buone feste. "Per me normalità, non mi sembrava di avere fatto nulla di grave. In tutte le mie classi non c'è un bambino che non presenzi durante l’ora di religione".

Due mamme hanno tuttavia trovato il gesto inopportuno e si sono lamentate il preside della scuola. Ne è seguito un incontro in con la maestra che si è scusata per quanto è accaduto. Ma non è servito. Il 2 marzo le è stata notificata una sospensione dal servizio da parte del preside Alessandro Cortese e dell’Ufficio scolastico provinciale della durata di 20 giorni. Inoltre le è stato tagliato lo stipendio. Potrà tornare a scuola a insegnare solo dal 16 aprile.

La maestra si è rivolta a un legale. Intanto ha chiesto l'accesso agli atti per capire di cosa fosse stata accusata: "Mi hanno contestato di aver fatto pregare i bambini, di aver realizzato un rosario ma anche di averli terrorizzati quando, prima di Natale, avevo spiegato la pericolosità del fumo, dopo varie domande da parte dei piccoli".