Di Battista lancia "Schierarsi", associazione contro le armi in Ucraina e pro car sharing nazionale

Nel programma della nuova associazione di Alessandro Di Battista il car sharing nazionale e il no alle armi in Ucraina. In un giorno mille adesioni

Il ritorno a piccoli passi Alessandro Di Battista comincia da "Schierarsi": no alle armi in Ucraina sì al car sharing nazionale. Sono alcune delle prime proposte che l'ex grillino ha intenzione di lanciare. "L’obiettivo è semplice. Stare insieme ed occuparci, da cittadini attivi, del nostro Paese e di tutte le questioni che decideremo di affrontare. Poi abbiamo un altro obiettivo: prendere posizione. Posizioni nette. Chiare. Per nulla moderate", è lo slogan. L'associazione ha già raccolto mille adesioni ed i soci fondatori sono Carlotta Graziani, Danilo Puliani, Lapo Sermonti, Ivan Zulli e Luca Di Giuseppe.

Di Battista lancia "Schierarsi" e torna all'attivismo politico

Alessandro Di Battista torna all’attivismo politico e lo annuncia via web. "Schierarsi" è il suo nuovo progetto, dopo l'uscita dal M5s, di cui già da tempo non condivideva più nulla. Il nome già dice tutto, prendere posizioni, nette sarà il nuovo compito dopo un periodo di stop dalla politica: "Ho voglia di fare cosa insieme, di ricostruire una comunità. A me i palazzi non mancano, mi manca un certo tipo di politica, che l’associazione Schierarsi può fare”.

“Non nasce con l’idea di creare chissà che cosa in futuro, nasce con l’idea di sviluppare dei progetti insieme. Poi si vedrà". Nel programma vecchie battaglie del M5s poi disattese e disilluse come la legge sull’acqua pubblica, sul conflitto di interessi, lo stop ala Patto di Stabilità. 20 euro per diventare soci, mentre un altro ex grillino, Di Giuseppe spiega: "Nelle prime 24 ore abbiamo fatto mille adesioni".

"Schierarsi" promette: no armi in Ucraina

All'interno anche alcuni punti su cui l'associazione "Schierarsi" collima col Movimento attuale: no armi in Ucraina, salario minimo ma anche alcune lotte personali di Di Battista come il servizio civile ambientale e il sostegno alla causa palestinese. L'associazione promuove una proposta sulla creazione di una casa farmaceutica pubblica, una riforma del sistema bancario, con la separazione tra banche commerciali e banche d’affari, e il car sharing nazionale.