Pd, Bonaccini nuovo presidente del partito. Tende mano a Schlein: "Tempo di unire"
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Stefano Bonaccini, sconfitto alle primarie del Pd, tende la mano alla vincitrice Elly Schlein e diventa presidente del partito. "Questo è il tempo di unire, non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd". Stefano Bonaccini, neo eletto presidente del Pd, mantiene la promessa davanti all'assemblea nazionale dem, quella che affermava che, in caso di sconfitta, avrebbe teso la mano alla vincitrice. "Da oggi mi metto a disposizione per dare una mano", ha infatti detto Bonaccini davanti a una platea in cui il numero dei delegati che lo hanno sostenuto è alto per le percentuali delle primarie.
Pd, Bonaccini nuovo presidente del partito tende mano a Schlein: "Tempo di unire"
"Il Pd è casa mia, lo è sempre stato", ha continuato Stefano Bonaccini. "Non mi sento minoranza o men che meno opposizione. Il successo di questo partito mi riguarda. Ci sono alcune differenze, ma da oggi mi metto a disposizione per dare una mano per un confronto leale e costruttivo". Bonaccini vuol inoltre lavorare per creare le condizioni per "mandare a casa questa destra inadeguata, le cui misure le stanno pagando i più deboli. È una destra che mette la flat tax piuttosto che tagliare il costo del lavoro"
"La luna di miele del governo con gli italiani si concluderà prima del previsto", scommette Bonaccini. "Non si vede ancora nei sondaggi, ma mai come in questi giorni i nostri avversari appaiono senza bussola e in balia degli eventi. Il nostro compito è non fare sconti e incalzarli ma fare proposte". Anche per questo, dice Bonaccini, bisogna "provare a rendere le opposizioni più forti, efficaci e unite. Svelando le contraddizioni di una maggioranza confusa e contraddittoria. Lo dico agli amici del M5S e del Terzo polo".
Capitolo Cutro. Secondo il presidente del Pd è "totalmente mancata" all'esecutivo e alla presidente Meloni "l'autorevolezza istituzionale, la compassione" che invece c'è stata nella visita del presidente Sergio Mattarella. "Colpiscono gli atti, le omissioni e i silenzio assordanti", la destra per anni "ha seminato vento e ora raccoglie tempesta, non siete credibili per negoziare in Europa. Infine propone a Schlein un "viaggio nell'Italia profonda".