Ucraina, Meloni nel 2014: "Non forzare ingresso di Kiev in Ue e Nato. L'Unione Europea non ha una politica estera"
Giorgia Meloni all'epoca dei fatti deputata si scaglia contro il governo Renzi: "Ritiri immediatamente le sanzioni contro la Russia"
L'intervento con cui Giorgia Meloni il 1 ottobre 2014 alla Camera spiegava la sua linea su Russia e Ucraina, ben diversa da quella sposata dopo lo scoppio del conflitto: "A parer mio, se l'Unione Europea avesse una politica estera, se l'Unione Europea non si limitasse semplicemente ad eseguire gli ordini del meritatissimo (ironico n.d.r.) premio Nobel per la pace Barack Obama, allora l'Unione Europea saprebbe che non ha alcun senso oggi forzare l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea e nella NATO, portando inevitabilmente avanti una crisi con la Federazione Russa nello stesso identico momento nel quale noi avremmo bisogno della Federazione Russa per combattere il dilagare del fondamentalismo islamico".
Ucraina, Meloni nel 2014: "Non forzare ingresso di Kiev in Ue e Nato"
Meloni che nel frattempo è diventata premier conducendo anche una scalata che ha portato il suo partito a diventare il più votato in Italia, affermava: "Se l'Unione Europea avesse una politica estera, magari avrebbe promosso lo status di paese neutrale dell'Ucraina, fuori dalla NATO e ponte tra l'Unione Europea e la Federazione Russa. Ma questo non s'è fatto perchè l'Unione Europea non ha una politica estera. Del resto, forse è proprio per questo che le altre nazioni hanno acconsentito che a occuparsi della politica estera dell'Unione Europea ci fosse un membro di questo governo (governo Renzi n.d.r.)".
"Allora, tutto questo non ha molto senso. E voglio dire anche, guardi Presidente, che non mi convince, l'ho sentito dire da qualche collega, che le sanzioni per la Russia sono necessarie per difendere la popolazione ucraina. Sarà che in questioni ben più gravi l'Occidente è ampiamente rimasto a guardare. Qualcosa mi fa pensare, per intenderci, che rimarrà a guardare anche quando la reazione cinese verso gli studenti di Hong Kong dovesse diventare violenta, ma questa è altra storia e ne riparleremo".
"Allora, molto semplicemente, la nostra posizione è: l'Italia ritiri immediatamente il proprio sostegno alle sanzioni contro la Russia. Abbiamo presentato una mozione, vedremo come voteranno i colleghi quando questa mozione arriverà in Parlamento. L'Italia si faccia piuttosto promotrice di una risposta politica alla crisi con la Federazione Russa e sulla crisi ucraina e speriamo che una volta tanto si possano difendere i nostri interessi invece di fare i servi sciocchi di interessi altrui".