Sbarbati (Mre): "Pronti al confronto con PD e forze liberaldemocratiche"

Parla la leader dei Repubblicani Europei Luciana Sbarbati

La destra che sta governando il nostro Paese ha iniziato gia', con passo felpato, ma deciso, l'occupazione delle posizioni strategiche, con il depotenziamento della magistratura, la devitalizzazione del processo democratico, il capillare controllo dei media e di altre istituzioni (dalla Rai, alla Scuola pubblica). Basti leggere le incursioni verbali minacciose del ministro Valditara, che si permette di minacciare la Preside del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, che doverosamente e con delicata autorevolezza istituzionale ha invitato gli studenti a riflettere sulla aggressione violenta di Azione studentesca contro coetanei di altro istituto, invece di condannare quella violenza che fonda le sue radici in una ideologia di sopraffazione pericolosa che distrugge la libertà e la democrazia.

La destra, approfittando della attuale fase di debolezza della opposizione e della compattezza (legata soprattutto alla avidità di potere) della maggioranza, che potrebbe non essere eterna di fronte ad una crisi grave e lunga continua nel suo disegno indisturbata nello sgomento impotente degli italiani e il punto dolente, oltre a questo, è però la drammatica inconsistenza della classe dirigente italiana, sia quella politica che economica. È paradossale che solo flebili voci si siano levate sulla importanza decisiva della laicità e dell'antifascismo.

I Repubblicani Europei sono un movimento che appartiene alla sinistra europea occidentale, sempre dalla parte delle forze che lottano per la creazione di opportunità per tutti, senza distinzioni di ceto, razza, religione, sesso, per l'eliminazioni dei privilegi per il trionfo della legalità democratica. Le sfumature pian piano sono cancellate da questi pochi mesi di DESTRA DESTRA per cui sia il PD che verrà che il Terzo Polo devono capire che in mezzo non si può stare e i Repubblicani Europei intendono per questo rilanciare il loro ruolo di cerniera e di spinta creativa nel centrosinistra attraverso un vero e severo confronto di idee con il PD e le forze liberaldemocratiche.