Fazzolari (FdI): "Insegnamento del tiro a segno nelle scuole". Conte: "Amore per le armi è evidente"
Fazzolari smentisce di aver pronunciato quelle frasi, ma il caso si è già incendiato. Anche Salvini contro la proposta: "Non mi sembra un'idea illuminata", sarcastici i dem "libro e moschetto"
Sono un caso politico le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, in quota FdI. Il numero due di Giorgia Meloni si trova nella bufera per delle fasi riguardante l'"insegnamento del tiro a segno nelle scuole". Frasi inserite in un articolo de La Stampa che ha riportato la proposta di un tavolo ad hoc formulata da Fazzolari al generale Franco Federici, consigliere militare della presidente del Consiglio. Il sottosegretario, venendo accusato anche dal quotidiano di voler "buttare la palla in tribuna", ha scatenato le opposizioni, tra questi Giuseppe Conte che ha commentato l'uscita con un velo di ironia: "Fazzolari smentisce ma l'amore per le armi mi sembra evidente".
Fazzolari (FdI): "Insegnamento del tiro a segno nelle scuole", opposizione insorge
Il fedelissimo della Meloni, ça va sans dire, ha già smentito ed ha annunciato querele. Ma le sue parole hanno creato un caso anche all'interno della maggioranza visto che anche Matteo Salvini è intervenuto sulla questione: "Non mi sembra illuminata come idea quella di sparare nelle scuole", è il commento lapidario del ministro. Da parte sua Fazzolari si è sbrigato a precisare che l'articolo comparso è "ridicolo e infondato".
"La chiacchierata tra me e il generale Federici verteva su tutt'altro", spiega. Opposizioni tra sarcasmo e stoccate. I dem: "Libro e moschetto" e "a quando le adunate del sabato?", rincara il vicesegretario Peppe Provenzano che ha già annunciato un'interrogazione parlamentare. Da parte di Azione-Italia Viva interviene Raffaella Paita, che twitta: "Mi auguro la smentita di Fazzolari corrisponda al vero perché saremmo di fronte all'assurdo: tagliare la 18app da un lato e promuovere il tiro a segno nelle scuole dall'altro. Meno libri, più armi".
Da parte dei grillini il pensiero è unanime a quello del leader di Conte, che ha ricordato ancora una volta l'"amore per le armi" di questo governo, raffigurato anche dal proseguimento della linea "draghiana" sull'invio di aiuti militari a Kiev. E che adesso potrebbe comporsi di un altro capitolo. Fazzolari è un fedelissimo di Giorgia Meloni, avendo scritto anche il programma elettorale della premier. La sua passione per le armi ed il poligono di tiro è però nota, e l'uscita non sorprende più di tanto. Il sottosegretario nella scorsa legislatura presentò una riforma per l'abolizione del divieto di commercializzare armi corte.