PD, crollo delle iscrizioni: 47% in meno rispetto al 2021: con Letta perse 150mila tessere
Allo stop della campagna di tesseramento i Dem confermano il trend in discesa dell’ultimo decennio. Erano 320 mila nel 2021, adesso lo zoccolo duro è di circa 150mila iscritti
I primi dati parziali dalla chiusura dei tesseramenti, avvenuta ieri alle 12, segnalano un tonfo netto del Partito Democratico: in un anno quasi un elettore su due non ha confermato la sua adesione. Sopravvive uno zoccolo di circa 150mila fedelissimi, con previsioni oltre l’asticella dei 200mila contando i militanti storici, possessori della tessera Pd 2021, a cui la possibilità di iscriversi è stata prorogata fino al giorno del congresso del loro circolo, dal 4 al 12 febbraio a seconda della regione.
PD, crollo delle iscrizioni: dagli 800mila di Veltroni ai 150mila di Letta
Che la colpa sia del voto online? Oppure che si sia persa la capacità di rappresentare con coerenza il popolo in nome di cui si parla? In attesa della risposta, la parola va ai numeri: i 412mila iscritti del 2019 si sono ristretti a 320mila nel 2021, lontani anni luce dalle vette raggiunte in occasione del congresso del 2013, dove le adesioni erano state 535mila. Non tutti al Nazareno, covo dei Dem, sono però pessimisti: "Le 'cassandre' sono state smentite, qualcuno anche all’interno del partito prevedeva che fossimo morti e sepolti", commenta Stefano Vaccari, responsabile dell’organizzazione congressuale, sottolineando inoltre il primato del Pd nel confermarsi “il partito più scelto nel 2 per mille dai contribuenti".
Segnali positivi arrivano anche da Articolo Uno: secondo fonti parlamentati, circa 9mila dei 13mila iscritti al partito di Bersani e Speranza hanno scelto di seguire il Partito Democratico. Andrea Cuperlo, invece, risponde alle polemiche riguardo a presunte iscrizioni dilatate in Campania: "Vogliamo vederci chiaro, perché è un congresso importante, il più importante nella storia del Pd"
Di questa rilevanza sembra si sia accorto anche Matteo Renzi, che intende approfittare della terra bruciata intorno ai Dem, da lui definita "enorme spazio riformista", per lanciare un nuovo Partito dei Riformisti, ultima frontiera del sodalizio con Carlo Calenda.