Valditara, stipendi prof differenziati fra nord e sud grazie a sponsor privati alle scuole pubbliche. Cgil: "Follia"

Il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara propone di differenziare i salari dei prof in base alle regioni, ma viene attaccato da sinistra e sindacati

Il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha proposto di permettere finanziamenti privati alle scuole pubbliche. Nella sua idea, questo potrebbe anche influire anche sugli stipendi dei docenti, che quindi andrebbero a differenziarsi per regione. La sinistra e i sindacati si sono subito scagliati contro la proposta, ritenendola inaccettabile. 

Valditara, stipendi prof differenziati 

La proposta di Giuseppe Valditara consiste nell'accettare gli sponsor privati nelle scuole pubbliche al fine di trovare nuove forme di finanziamento. Il ministro dell'Istruzione e del merito ha parlato a "Italia 2023: persone, lavoro, impresa", piattaforma di dialogo promossa da PwC e gruppo Gedi . 

Il ministro dell'Istruzione e del merito ha aggiunto che questa misura servirebbe "anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale". Lo ha poi giustificato parlando del divario nel costo della vita fra nord e sud e, dopo essere stato attaccato su molti fronti, ha ridimensionato: "Ho solo riportato una problematica sollevata da alcune regioni". 

La proposta ha sollevato un mare di polemiche, principalmente dalla sinistra e dai sindacati. Il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini, colpisce: "Credo che tornare a una differenziazione di gabbie salariali come c'era cinquant'anni fa sia una follia". Le "gabbie salariali" sono sistema di calcolo dei salari che mette in relazione le retribuzioni con determinati parametri quali, ad esempio, il costo della vita; in Italia è stato in vigore tra il 1954 e il 1969. 

Solleva un punto condiviso da molti altri detrattori: "Il nostro Paese è già abbastanza diviso, non ha bisogno di aumentare le divisioni". Gli stipendi andrebbero alzati tutti perché "l'Italia è il Paese che ha i salari più bassi d'Europa". Valditara risponde a tutti i sindacalisti: "Non è mai stato messo in discussione il contratto nazionale del mondo della scuola, non ho mai parlato di compensi diversi fra Nord e Sud".

Valditara, scontro con Pd e M5S

I capigruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato e alla Camera Luca Pirondini e Anna Laura Orrico sono netti: "Valditara getta la maschera e descrive a chi avesse ancora qualche dubbio il modello che vuole realizzare questo governo: la scuola delle disuguaglianze". 

Per loro, la proposta proprio non sta in piedi: "Quanto allo spalancare le porte ai soldi dei privati tramite sponsorizzazioni, siamo consci della carenza cronica di risorse, ma questo non può portare a soluzioni che rischiano di aumentare il gap non solo tra Nord e Sud, ma anche tra centro e periferia e tra grandi e piccoli centri".

Voci indignate anche dai politici. Elly Schlein, Pd, commenta: "Affermazioni inaccettabili da parte del ministro Valditara. Mi sembra che facciano il paio con le proposte sull'autonomia di Calderoli. Una destra che vuole dividere il Paese e aumentare le diseguaglianze. Così si rischia la desertificazione di aree in cui bisognerebbe tornare a investire sulla scuola". 

Il deputato del Pd Enzo Amendola rincara: "Un altro modo per spaccare l'Italia, depauperare il Sud, drenare gli insegnanti verso le zone più ricche del Paese".