Direttiva Ue per rendere le "case green" entro il 2030, Meloni non ci sta. FdI: "Patrimoniale camuffata"
L'obiettivo dell'Ue è che tutte le case raggiungano entro il 2030 almeno la classe energetica E. Questo vorrebbe dire, secondo il Governo, ristrutturare 2 immobili su 3
L'Unione europea vorrebbe approvare la cosiddetta direttiva sulle "case green", ma arriva l'alt da Giorgia Meloni e da tutta la maggioranza di Governo. L'Italia infatti è pronta a dare battaglia e a bloccare la normativa in questione, che potrebbe comportare l'obbligo di ristrutturare entro il 2030 2 immobili su 3, al fine di, si dice nella direttiva, renderli "più efficienti dal punto di vista energetico".
Direttiva Ue per rendere le "case green", arriva l'alt della maggioranza: "La casa è sacra"
La bozza del documento in questione, che fa parte del Fit for 55 dell’Ue, prevede che edifici residenziali e unità immobiliari dovranno raggiungere entro il primo gennaio 2030 almeno la classe energetica E e, entro il primo gennaio 2033, almeno la classe di prestazione energetica D. Questo vorrebbe dire ristrutturare praticamente 2 case su 3, secondo il Governo. Sono escluse le eccezioni, come gli immobili di interesse storico.
Il testo sulle "case green" presentato dal relatore del Parlamento europeo, l'irlandese Ciaran Cuffe, è stato subito contestato dal Governo italiano. "La casa è sacra e non si tocca", si legge in una nota del partito della premier Giorgia Meloni. "Fratelli d'Italia mette in guardia dal tentativo dell'Unione europea di rifilare all'Italia, con la direttiva sull'efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari", scrive il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti.
Nella nota si annuncia poi che il partito ha già "presentato una risoluzione in Parlamento per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l'approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili".
"La nostra priorità è rendere l'Europa più verde", ha detto il premier svedese Ulf Kristersson dall'altra parte. "Ci sono diversi dossier legislativi che sono ora in fase di negoziati al trilogo e il nostro obiettivo è arrivare a un accordo durante la presidenza. Tra questi, la direttiva sull'energia rinnovabile e la direttiva sull'efficientamento energetico".