Sciopero benzinai, il governo: "Non ce l'abbiamo con voi". Codacons: "Mossa assurda, danneggia i consumatori"
Il Codacons annuncia "un'istanza al Garante" per bloccare lo sciopero. "Legittimo diritto", il parere del ministro Pichetto Fratin
Lo sciopero dei benzinai deciso dopo il decreto trasparenza varato dal governo tiene banco. Il ministro Luca Ciriani dopo l'annuncio ha provato a metterci una pezza spiegando: "Non ce l'abbiamo con loro", mentre Pichetto Fratin rimarca il "legittimo diritto" di scioperare. Critiche dal Codacons che la definisce una "decisione assurda", mentre è di parere opposto alle decisioni del governo, stavolta è Renzi che dice: "Combinate danni e date la colpa agli altri".
Sciopero benzinai, il governo prova a correre ai ripari: "Non ce l'abbiamo con voi"
I benzinai che sciopereranno il 25 e il 26 gennaio organizzando anche un presidio sotto Montecitorio hanno motivato la decisione "per porre fine a questa ondata di fangò contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità". Il riferimento è alle accuse di speculazione, contestate però anche dalla Guardia di Finanza. Da parte del premier Meloni la precisazione che "la gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire", ma che non è bastata a calmare il carico di polemiche. La Presidente del Consiglio ieri ha anche spiegato che il taglio delle accise non è stato prorogato perchè altrimenti non ci sarebbero stati fondi su sanità e famiglia.
Per Ciriani "quando si parla di speculazioni sul prezzo della benzina naturalmente non si parla del povero gestore delle pompe, che ha un introito minimo perché si parla di pochi centesimi al litro. Noi parliamo delle speculazioni internazionali sul prezzo del gas e della benzina che è evidente. "La speculazione - spiega - è legata al prezzo generale della benzina e del gas", "non ce l'abbiamo sicuramente con chi fa un lavoro duro guadagnando poco denaro. Fortunatamente il prezzo alla pompa è in linea con quelli dell'anno scorso".
Benzina, sciopero dei gestori 25 e 26 gennaio. Le reazioni di Renzi e Codacons
Da parte del leader di Italia Viva Matteo Renzi arriva il monito: "Il governo che dà colpa ai benzinai degli aumenti decisi dal governo stesso in legge di Bilancio è il segno di come funzionano le cose nel mondo di Giorgia: combina danni e poi passa il tempo a dare la colpa agli altri. Smettetela con gli alibi e iniziate a governare, se vi riesce". Lo scrive sui social il leader di Iv. Tuona, ma in maniera opposta il Codacons che definisce la scelta dei benzinai "una mossa assurda" e annuncia "un'istanza al Garante per bloccarlo".