Accise, scontro nella maggioranza. FI vuole il taglio, Meloni: "Inaccettabile andare in tv a chiederlo"

Il decreto trasparenza ha portato aria di tempesta nella maggioranza. Il reintegro delle accise è fortemente contestato da FI, ma Meloni ribatte: "È inaccettabile per la maggioranza andare in tv e chiedere il taglio"

Il decreto del Governo Meloni per arginare i rincari dei rifornimenti tramite l'esposizione dei prezzi sembra non mettere d'accordo tutta la maggioranza: Meloni bacchetta gli alleati che vanno in tv a dire che serve il taglio alle accise. 

Accise, decreto trasparenza spacca maggioranza

Il Governo ha approvato il "decreto trasparenza" per affrontare il rincaro del prezzo dei carburanti. Prevede che i distributori espongano il prezzo medio nazionale accanto al loro, che in autostrada il prezzo non possa sforare più di una certa percentuale il prezzo medio (si sta ancora discutendo quale), che la Guarda di Finanza aumenti i controlli

Insomma, il decreto punta a controllare di più i gestori che a tagliare le accise, cioè le tasse statali sui carburanti. Anzi, rimuove il calmiere imposto da Draghi nel 2022 che riduceva i prezzi di 0,25 euro al litro, poi, a partire dal mese dicembre di 0,18 euro. Questo, ovviamente, ha portato oggi i prezzi alle stelle: il diesel arrivato a 2,50 euro e la benzina sopra i 2 euro al litro. 

Il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (Fratelli d’Italia) giustifica la decisione del Governo: "La scelta del governo di non prorogare il taglio delle accise è stata molto meditata e molto sofferta, una misura che però costa oltre un miliardo al mese. Il governo ha deciso di utilizzare quelle risorse per aumentare le pensioni minime, per tagliare il cuneo fiscale, quindi tutte misure sociali". 

Lo rimarca anche Francesco Lollobrigida, capogruppo parlamentare di FdI e ministro per l'agricoltura: "Le risorse sono poche, servono misure per la crescita. Bisogna fare delle scelte. Ora che i carburanti sono tornati a prezzi più contenuti, le poche risorse che abbiamo vanno usate per interventi più mirati. Lo sconto sulle accise è molto costoso. Ci potrebbero essere interventi mirati a specifici settori da salvaguardare, come peraltro già abbiamo fatto per l’agricoltura, la pesca e l’autotrasporto."

Benzina, Forza Italia vuole il taglio delle accise  

Non tutti i partiti di maggioranza, però, sono sulla stessa linea d'onda di Fratelli d'Italia. In prima linea a montare la polemica c'è Forza ItaliaAlessandro Cattaneo, capogruppo dei Berlusconiani alla Camera, spiega al Corriere la loro posizione: "Siamo pronti a riorientare tutti i provvedimenti, un approccio dinamico in un mercato dinamico. Ma rivendico le risposte puntuali di fronte all’evolversi della situazione". Forza Italia, davanti al malcontento degli italiani per il boom dei prezzi, rilancia la proposta del taglio alle tasse. 

La premier è durissima nei confronti degli alleati che non si schierano con le decisioni del Governo: "L’opposizione ci attacca ed è normale, ma mi fa infuriare che anche nella maggioranza ci sia chi va in tv a dire che bisogna tagliare le accise. Questo non è accettabile." Tre anni fa, però, era la premier stessa a chiedere l'abolizione delle accise sulla benzina. 

Salvini non entra nella tempesta sulle accise, ma fondamentalmente si schiera con Meloni. Lui batte il chiodo sulle sanzioni, multe e controlli, puntando a "intervenire sulle società concessionarie e soprattutto su chi gestisce i caselli e le pompe di benzina sulle autostrade, per tenere sotto controllo i prezzi, perché andare a lavorare non può e non deve essere un lusso".