Il governo Meloni predica bene ma razzola male. Desaparecido il decreto sull'invio delle armi in Ucraina: Stati Uniti preoccupati

Tanta propaganda, fatti zero. Come avevamo anticipato nelle scorse settimane gli Stati Uniti sono sempre più preoccupati per la totale assenza, dopo mesi di rassicurazioni da parte del ministro della difesa Guido Crosetto, del sesto decreto di invio armi in Ucraina. "L'Italia parla molto ma le armi ancora non si vedono" spiegano fonti diplomatiche a stelle e strisce. Per questo, si è deciso di inviare un ulteriore sollecito, dopo quello delle scorse settimane di cui avevamo dato notizie in esclusiva, al governo Meloni.


Sicché, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha avuto un colloquio con Francesco Talo', consigliere diplomatico del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo ha riferito in una nota la Casa Bianca, precisando che nel corso del dialogo i due funzionari hanno condannato l'aggressione russa dell'Ucraina e gli attacchi effettuati da Mosca contro infrastrutture di cruciale importanza. Si tratta del secondo sollecito nel giro di un mese.


Ma gli Stati Uniti, a quanto si apprende, ritengono di non essere stati adeguatamente rassicurati, almeno fino a quando non vedranno concretamente approvato il sesto decreto per l'invio delle armi in Ucraina. Ci sono delle ragioni politiche per le quali il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Ministro della Difesa Guido Crosetto stanno posticipando ben oltre il consentito il decreto: temono sbandamenti del governo su una questione tanto delicata. Da un lato c'è Giuseppe Conte che non aspetta altro che aizzare la piazza contro l'esecutivo dall'altro lato si temono i distinguo e l'eccessiva vicinanza di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi alla Russia di Putin. "Se non seguono l'agenda atlantica durano poco" spiega senza mezzi termini una fonte di primo piano del deep state a proposito del governo. Se Giorgia Meloni non dovesse sbrigarsi, molto presto i nodi con gli Stati Uniti verranno al pettine.