Manovra 2023 approvata dal Senato: 107 sì e 69 no. Giorgetti: "Rispettati gli impegni presi"

Approvata la prima legge di bilancio del governo Meloni. Al caro-energia vanno 21 miliardi su 35 complessivi. Pensioni, c'è quota 103 per evitare la Fornero, stretta sul Reddito di cittadinanza

Dopo un lungo via vai la manovra di bilancio 2023 è stata finalmente approvata con 107 sì e 69 contrari mentre uno soltanto è l'astenuto. Soddisfazione da parte del governo che ha così evitato l'esercizio provvisorio. Esulta Meloni: "Approvata un giorno prima, clima positivo coi colleghi. Sono 35 i miliardi stanziati dal neo governo Meloni, di cui 2/3 serviranno per fronteggiare il caro bollette. Tra le altre misure c'è l'aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, un ulteriore taglio del reddito di cittadinanza che vedrà un abolizione nel 2024 e il taglio del cuneo fiscale al 3% per redditi fino a 25mila euro.

Manovra 2023 approvata dal Senato con 107 sì e 69 contrari

Sulla manovra di bilancio approvata in Senato esprime soddisfazione il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così". 

La capogruppo di Forza Italia in Senato Licia Ronzulli rivendica l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75: "Per voi saranno briciole ma forse siete seduti da troppo tempo su questi banchi. Per noi è un impegno inderogabile e le porteremo a mille euro". Giorgia Meloni invece durante la conferenza stampa di fine anno ha dichiarato: "Al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c'è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti". Ed ha poi ricordato: "È stata una manovra politica. Pur riuscendo ad investire la gran parte delle risorse sul caro bollette siamo riusciti a iniziare a mantenere gli impegni presi".

Di Ivan Vito