Regionali Lombardia, Bossi e gli "scissionisti" della Lega sosterranno Fontana. Il Senatur: "Salvini? Un bambino"
Rapporti gelidi tra il fondatore della Lega Umberto Bossi e il segretario federale Matteo Salvini, Fontana si ritrova ora nella scomoda posizione di mediatore tra le due parti
Tra il fondatore della Lega Umberto Bossi e il segretario federale Matteo Salvini i rapporti sembrerebbero quasi sgretolati. Tra i due non c'è più dialogo, il vicepremier non si fa trovare al telefono ed evita il confronto. I due non si parlerebbero praticamente più, soprattutto dopo lo strappo degli uomini del "Senatur" che hanno lasciato il gruppo della Lega al Consiglio regionale della Lombardia, tentando di crearne uno del "Comitato nord".
Regionali Lombardia, scontro Bossi-Salvini
L’iniziativa di Bossi per rilanciare i temi identitari storici del Carroccio, che assomiglia sempre di più a un gruppo di "scissionisti". Bossi si è presentato personalmente al Pirellone oggi 20 dicembre per incontrare il governatore Attilio Fontana, già confermato candidato del centrodestra per le prossime Regionali. Ed è in questa occasione che Bossi si sarebbe sfogato con i suoi, commentando i rapporti gelidi con Salvini: "Non mi parla? È un bambino, non si comporta come un uomo e io sono abituato a parlare con gli uomini".
Il ruolo di mediatore di Attilio Fontana
Fontana ora si ritrova nella scomoda posizione di mediatore, con il compito di evitare lo strappo definitivo. A motivare Fontana c’è innanzitutto il rischio di perdere il sostegno dei bossiani, che lo potrebbe allontanare dalla soglia del 40%, indispensabile per ottenere il premio di maggioranza. E così il governatore lombardo pesa ogni parola dopo il faccia a faccia riservato con Bossi: "Mi farò promotore con la coalizione di centrodestra della necessità di accogliere anche loro"..
Dal fronte bossiano arriva appena un comunicato, in cui però rispunta la Lega Nord: "Oggi il Presidente a vita della Lega Nord Umberto Bossi ha incontrato in consiglio regionale il Presidente Attilio Fontana. Una richiesta chiara ed inequivocabile: farsi parte attiva con gli alleati di coalizione al fine di riconoscere il Comitato Nord come lista all’interno della coalizione di centrodestra in appoggio al presidente Fontana". Entro la prossima domenica, il governatore lombardo dovrà decidere se riconoscere i bossiani e accettare la loro lista, oppure accontentare chi nella Lega, da Salvini in poi, non gradirebbe affatto quel passo. Se Fontana non dovesse riuscire nella mediazione, il gruppo vicino al fondatore della Lega potrebbe anche valutare altre strade: per esempio appoggiare Letizia Moratti e il Terzo Polo.