Armi all’Ucraina, Senato approva risoluzione di maggioranza: 143 sì, 29 no e 1 voto contrario
L’Aula del Senato ha approvato le risoluzioni della maggioranza in tema di proroga dell’invio di armi in Ucraina. L'approvazione arriva con 143 si, 29 no e 1 voto contrario
L’Aula del Senato ha approvato le risoluzioni della maggioranza (Fd’I-Lega-FI e Civici d’Italia-Noi moderati-Maie), del Partito democratico e di Azione-Italia viva (Terzo polo) sulle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in tema di proroga dell’invio di armi in Ucraina. Precluse dunque le risoluzioni di Alleanza verdi e sinistra e del Movimento Cinque Stelle che chiedevano di interrompere il sostegno militare a Kiev. L'approvazione arriva con 143 si, 29 no e 1 voto contrario.
Armi all’Ucraina, il Senato approva la risoluzione di maggioranza
Arriva l'ok anche per le due risoluzioni sulle quali il governo aveva dato parere favorevole con alcune riformulazioni: quella che ha come prima firmataria la senatrice del terzo Polo Raffaella Paita, che passa con 28 no e 144 si e quella del Pd, che ottiene il via libera sempre con 28 no, 144 sì e un astenuto.
Guerra in Ucraina, Giorgia Meloni assicura il pieno sostegno a Kiev
Nell'Aula della Camera, in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre a Bruxelles, Giorgia Meloni ribadisce il "pieno sostegno a Kiev". Illustra ai deputati la posizione dell'Italia: sì al nuovo invio di armi a favore dell'aiuto dell'Ucraina, sì alle sanzioni alla Russia "dolorose per noi ma efficaci" e dito puntato contro l'Ue sulla questione energetica poiché "La proposta della Commissione è insoddisfacente". Le comunicazioni sono iniziate 20 minuti dopo l'orario stabilito, previsto per le 9.30.
Nel suo discorso, il presidente del Consiglio attacca poi l'Unione sul caro bollette: "Bruxelles tarda a occuparsi della speculazione e a rispondere alle sfide internazionali". Poi promette: "Noi pronti a intervenire, proseguiamo lavoro su mix energetico". Ha poi parlato del prossimo Consiglio europeo: "Ci sia più Italia in Ue e non viceversa", ha sottolineato. Sull'Ucraina: "Non abbiamo cambiato idea e continuiamo a sostenere Kiev, anche con le armi". "Pieno sostegno a Kiev ma basta propaganda". E ha rimarcato l'importanza di costruire "un percorso di sicurezza energetica".