Smart working, proroga al 2023 per fragili e genitori di under 14: non solo pubblico impiego ma anche le aziende
L'esecutivo al lavoro per una proroga che scade il 31 dicembre: allo studio un'estensione non solo nel pubblico impiego,
Niente abbandono dello smart working. Il governo infatti sta lavorando ad una proroga per il 2023 e quindi oltre il 31 dicembre. Questa varrà in particolare per i lavoratori fragili e per i genitori con figli fino a 14 anni. E con una novità: non interesserebbe soltanto il pubblico impiego, per cui è ancora in vigore questa possibilità ma anche le aziende. "Il ministero si sta muovendo, è una delle richieste che abbiamo avanzato", è il commento del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.
Smart working, proroga al 2023 per lavoratori fragili e genitori di under 14
La proroga dello smart working allo studio del governo dovrebbe dunque riguardare solo delle categorie ristrette e la misura dovrebbe trovare spazio nel decreto milleproroghe, vale a dire il provvedimento che viene approvato dopo la Legge di Bilancio. Per quanto riguarda la durata della proroga non ci sono ancora date certe, anche se tutto lascia pensare che sarà almeno fino alla fine dell'inverno. Per i genitori di figli under 14 si potrà chiedere se il lavoro che si svolge è compatibile con la prestazione da remoto.
La proroga attuale scade il prossimo 31 dicembre, e nel pubblico impiego è stato prorogato nel solo settore pubblico e riguarda in egual modo lavoratori fragili e i genitori di figli under 14.
Smart working, in Italia ne usufruiscono 3milioni e 700mila persone
Lo smart working, specie con l'arrivo della pandemia, è diventato uno dei metodi più utilizzati per continuare il proprio lavoro, ma a distanza. Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, proprio quest'anno si stimano 3 milioni e 570 mila smart workers, mentre prima della pandemia riguardava circa 600mila lavoratori, di cui 40mila nelle pubbliche amministrazioni. Durante il lockdown l'esplosione, con un picco di 6milioni e 500mila lavoratori da remoto. Secondo il Polimi, lo smart working è presente nel 91% delle grandi imprese italiane.