Tetto al contante, Meloni: "Sfavorisce la nostra economia, ha senso solo se in Europa ce l'hanno tutti"
Il premier in un messaggio sui social si esprime su una delle misure più discusse e presenti sull'ultima manovra del governo
Il premier Giorgia Meloni con un video sui social si esprime sul tema del tetto al contante. Tema dibattuto e discusso negli ultimi mesi, nonché contenuto nell'ultima manovra di governo dove è passato a 5.000 euro. Meloni spiega: "Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia, siamo in un mercato europeo, il tetto ha senso solo se ce lo hanno tutti. In Europa ci sono tanti diversi tetti al contante, e nazioni che non ce l'hanno".
Tetto al contante, Meloni chiude la vicenda con un video
Poi rincara: "La Germania non ha un tetto al contante, l'Austria che confina con l'Italia nemmeno. Chi ha contante da spendere preferisce andare a farlo in altre nazioni". Come detto il tetto al contante è stato forse la prima misura che il governo appena insediato ha discusso. La Lega proponeva di farlo passare a 10.000, mentre alla fine si è trovati un punto d'incontro a 5.000.
Non è escluso che nell'immediato futuro venga abolito del tutto considerando le parole del premier che aprono decisamente verso questa direzione. Nonostante il contante sia ancora oggi il metodo più utilizzato per pagare, per l'Ue pone degli svantaggi. Secondo l'ultima modifica contenente nella legge 15/2022, questo limite era fissato ai 2.000 euro fino al 31 dicembre 2022 in Italia, mentre in Europa ce l'hanno solamente 12 Paesi.
Il limite più basso è quello utilizzato dalla Grecia, pari a 500 euro, mentre in Ungheria è presente quello più alto, vale a dire 40.000 euro, applicato esclusivamente alle persone giuridiche. Un tema, che spesso ha fatto sobbalzare l'opposizione in correlazione all'evasione fiscale.
Tetto al contante, Crosetto: "Contro l'evasione fiscale serve uno Stato efficiente"
Interrogato sul tema, il ministro della Difesa Crosetto spiega che "contro l'evasione serve uno Stato efficiente e giusto". "Io penso che contro l'evasione bisogna rendere lo Stato efficiente e giusto e obbligare le persone a pagare le tasse in cambio di servizi che non sono contestabili, come la sanità garantita per tutti. La grande distinzione è tra chi non può evadere e chi invece ha la possibilità di farlo. Il tutto si basa sulla giustificazione morale di avere a che fare con uno Stato che quando deve comportarsi bene con i cittadini non lo fa".