Funerali di Stato di Maroni a Varese, il premier Meloni: "Italia fortunata a poter contare su di lui"

Il premier Giorgia Meloni con la delegazione di governo presente ai funerali di Roberto Maroni presso la Basilica di San Vittore

Quest'oggi venerdì 25 novembre si celebrano i funerali di Stato di Roberto Maroni a Varese presso la Basilica di San Vittore. Un appuntamento a cui è presente anche il premier Giorgia Meloni. L'ex ministro dell'Interno e segretario della Lega è scomparso in data 22 novembre a causa di una malattia con la quale lottava da tempo. A Varese piazza transennata e maxi schermo per i cittadini per quella che è stata una delle figure politiche più iconiche del recente passato nonché della Lega, partito del quale ha sempre fatto parte.

Funerali Maroni a Varese, le dichiarazioni

A Varese c'era anche il premier Meloni ed i vertici della Lega. La prima ha dichiarato: "Penso che l’Italia sia stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni", "era una persona capace di grande visione e di grande concretezza. Ed era una delle persone che ho conosciuto che più sapevano fare gioco di squadra. Ci sentivamo fino agli ultimi giorni, ne ho un ricordo straordinario".

Beppe Sala invece: "Per me Roberto Maroni era un amico e molto anche un confidente, una persona di cui ci si poteva fidare. Quando c'erano cose delicate e volevi confrontarti con qualcuno, con lui eri sicuro che non sarebbero uscite dalla stanza. Era quel tipo di persona che mancherà per questo". "A volte è molto meglio il confronto con qualcuno che non è della tua parte politica e non ti dà necessariamente ragione - ha aggiunto -. Maroni ha rappresentato uno stile che oggi, anche in generale nella politica, non vediamo più, quello stile dialogante che dovrebbe caratterizzate tutti".

"Da alcuni mesi avevo smesso di disturbarlo al telefono ma ci siamo scritti messaggi fino alla settimana scorsa". Sala ha poi ricordato anche il contributo dato da Maroni alla candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026. "Era molto visionario. Aveva una capacità di guardare molto avanti nei tempi, che mancherà. Le Olimpiadi le abbiamo portate a casa anche grazie a lui - ha concluso -. Ma soprattutto in lui c'era una incrollabile fiducia sul fatto che lo si potesse fare e che si potevano fare le cose con coraggio. Era un uomo molto coraggioso".