Abuso d'Ufficio, Giorgia Meloni pronta alla riforma dell'articolo 323 del codice penale come richiesto dall'ANCI

Giorgia meloni pronta a riformare la Giustizia e in particolare a mettere mano all'articolo 323 del codice penale come richiesto dall'Anci: "Il 90% degli indagati viene assolto, testo troppo generico"

Giorgia Meloni ha intenzione di usare molto più di quanto è riuscito a fare Luigi di Maio nel 2019, l'ipotesi è quella di mettere mano al testo sul reato di abuso d'ufficio dal momento che si tratta di una fattispecie di reato abbastanza scivolosa: la condanna arriva fino a 4 anni, ma la formulazione è generica. Solitamente il 90% degli indagati viene assolto con enorme dispendio di soldi pubblici. Il risultato è soltanto quello di ottenere una reticenza da parte dei sindaci nel firmare le disposizioni. Il caso della ex sindaco di Novara è emblematico: assolto dopo 10 anni per una questione di schiamazzi in un bar.

Abuso d'Ufficio, il 90% degli indagati viene assolto

L'ex governatore della Calabria, Mario Oliverio è stato assolto dall'accusa di abuso d'ufficio dal tribunale di Catanzaro: nel 2018 avrebbe stanziato 95.000 per promuovere le bellezze turistiche della sua regione al festival dei due mondi di Spoleto.
In quelle stesse ore lo stesso reato è costato una condanna a un anno al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che nel 2015 aveva concesso un immobile comunale ad una ONLUS.
Il problema è che l'articolo 323 del codice penale è talmente generico da essere il più temuto dai sindaci i quali preferiscono talvolta evitare di firmare i provvedimenti che affrontare le aule giudiziarie.
Sono moltissimi e funzionari, sindaci, amministratori locali e presidenti della regione che finiscono nella rete del reato di abuso d'ufficio.

Abuso d'Ufficio, per la Cassazione deve essere provata "l'intenzionalità": sì, ma come?

Il reato è sicuramente un baluardo per la normativa anticorruzione però l'assemblea dei sindaci dell'Anci ha riproposto la problematica di una legge troppo generica e che andrebbe riformata. Quindi Giorgia Meloni annunciato che metterà mano alla riscrittura del testo.
La condanna va da 1 a 4 anni e l'ultima riscrittura del testo risale al 1997. Ma dal momento che la pena massima è stata abbassata da 5 a 4 anni, ciò impedisce le intercettazioni telefoniche. Dal 2008 al 2019 sono stati 150 e pubblici ufficiali condannati per questa fattispecie di reato, il 10% del totale. La restante parte infatti è stata assolta.
"Come sindaci ne abbiamo chiesto la riformulazione per arrivare ad una regola chiara. Anche perché – ha concluso – statisticamente le indagini sui presunti abusi si concludono nel 90% dei casi con assoluzioni, mentre resta l’impatto sulla vita degli amministratori ingiustamente accusati", ha detto il presidente dei sindaci italiani Antonio De Caro, primo cittadino di Bari. A gennaio una sentenza della Cassazione ha cercato di fare chiarezza scrivendo che perché sia ravvisabile l’abuso d’ufficio deve essere provata "l’intenzionalità"