La bufera contro Gemmato: il nuovo ordine terapeutico non perdona

Ecco perché tanto accanimento contro Gemmato...

È una vera e propria bufera quella che si è scatenata contro Gemmato, sottosegretario alla salute del nuovo governo della Destra bluette neoliberale. L'accusa che gli è stata duramente rivolta è quella di aver messo in discussione il sacro dogma della bontà salvifica del siero benedetto e sempre laudando in saecula saeculorum. Gemmato non ha certo fatto esternazioni contro il vaccino, semplicemente ha detto che allo stato dell'arte non abbiamo prove materiali che ci consentono di dire che il vaccino ci abbia salvato dall'epidemia e abbia determinato una situazione obiettivamente migliore di quella che si sarebbe determinato in assenza del siero benedetto. La sua dunque non è certo una posizione no vax, come ama dire la neolingua terapeuticamente corretta. Eppure tanto è bastato per scatenare contro di lui la bufera perfetta, amministrata ad hoc dai pretoriani del nuovo ordine terapeuticamente corretto. Il quale si fonda, lo sappiamo, sul Sacramento del vaccino, rispetto al quale chiunque osi far valere anche il minimo dubbio e anche il minimo pensiero critico viene considerato e trattato alla stregua di un eretico pericoloso. Prova ne è che contro Gemmato si sono scagliati in molti, addirittura chiedendone le dimissioni. Il paradosso, per chi sappia ancora guardare con occhio critico alla realtà, e che alla posizione critica e dubitativa di Gemmato si è contrapposto un dogmatismo cieco, indisponibile alla discussione critica e desideroso di punire l'eretico. Davvero vi è di che riflettere, una situazione sempre più assurda, nella quale si continua a far passare per scienza un dogmatismo religioso che con la scienza davvero ben poco ha a che spartire.

di Diego Fusaro