Autonomia differenziata, Lega oltre la devolution verso "20 Italie". 23 materie delegate alle Regioni: dai trasporti nazionali ai rapporti internazionali

Il ministro Calderoli riunisce le Regioni oggi al vertice del governo. Sono 23 le materie che possono essere devolute ai territori. Il governo rinvia le riforme a gennaio e il sud insorge - IL TESTO INTEGRALE

Il tema delle riforme, a partire dalla proposta dell'autonomia differenziata, non sarà sul tavolo prima di gennaio. Il termine del patto che Fratelli d'Italia e Lega hanno siglato in campagna elettorale stabilisce che “l'autonomia differenziata dovrà camminare di pari passo con il discorso sulla forma di governo”. Calderoli cerca di spingere l’acceleratore sull'autonomia regionale, ma scatena reazioni avverse al sud: “E' anticostituzionale”.

Autonomia differenziata, le 23 materie delegare alle Regioni

  • rapporti internazionali con l’Ue;
  • commercio con l’estero;
  • tutela e sicurezza del lavoro;
  • istruzione;
  • istruzione e formazione professionale;
  • professioni;
  • ricerca scientifica e tecnologica;
  • sostegno all’innovazione per i settori produttivi;
  • tutela della salute;
  • alimentazione;
  • ordinamento sportivo;
  • protezione civile;
  • governo del territorio;
  • porti e aeroporti civili;
  • grandi reti di trasporto e di navigazione;
  • ordinamento della comunicazione;
  • produzione;
  • trasporto e distribuzione nazionale dell’energia;
  • previdenza complementare e integrativa;
  • coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
  • valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali;
  • casse di risparmio, rurali, aziende di credito a carattere regionale;
  • enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale

Autonomia differenziata, la Lega accelera ma il governo rinvia a gennaio

L'obiettivo dell'esecutivo è quello di rispettare la tabella di marcia condivisa prima del voto del 25 settembre e di approfondire la materia dell'autonomia senza alcun tipo di spinte in avanti.

Il ragionamento è che bisogna puntare tutto sulla legge di bilancio, rispondere alle esigenze degli italiani sul caro bollette, inserendo alcuni tasselli concordati dal centrodestra, dall'estensione della flat tax per gli autonomi, alla revisione del reddito di cittadinanza, per finire con la rottamazione delle cartelle: "Bisogna tener presente innanzitutto il quadro generale dell'impianto, non si può certamente partire subito dall'autonomia".

Con l'inizio del prossimo anno, la maggioranza valuterà anche quale sarà lo 'strumento' per il confronto e l'esame delle riforme costituzionali e non è detto che sia una Bicamerale. Ad occuparsi della materia dovrebbe essere in ogni caso l'ex presidente del Senato Marcello Pera.

Saranno le commissioni Affari costituzionali il luogo dove ci sarà il confronto anche con le opposizioni, anche sull'Autonomia differenziata. Intanto Calderoli incontrerà nella Conferenza delle Regioni i governatori.

Autonomia differenziata, le reazioni avverse del sud Italia

La proposta di Calderoli sull'autonomia differenziata scatena polemiche tra le regioni del sud Italia: "È anticostituzionale".

Preannuncia battaglia il presidente della Campania De Luca: "L'ipotesi Calderoli significa spezzare l'unità nazionale e condannare a morte il Sud. Di questo parleremo anche con il Presidente del Consiglio". "Già abbiamo un'intesa raggiunta con la Puglia, la Basilicata, la Calabria, il Lazio, il Molise, ma credo che ci sia un dibattito aperto anche nel Centro e nel Nord del Paese", continua.

A favore del percorso dell'autonomia differenziata sono invece alcuni governatori, da quello dell'Emilia Romagna Bonaccini a quello della Toscana Giani. Puntano, invece, a fare presto i governatori della Lega.

Ma anche in Forza Italia l'orientamento attuale è quello di evitare qualsiasi tipo di sprint. L'Autonomia differenziata va approvata "senza mettere a repentaglio l'unità dello Stato", è questo l'appello del vicepresidente della Camera Rampelli.