Elezioni Regionali Lazio, il Pd candida D'Amato assessore uscente alla sanità detto "mister vaccino", insieme al Terzo Polo

L'assessore alla Sanità uscente, lanciato da Calenda, porterà la bandiera del centrosinistra in vista delle elezioni regionali: Non è escluso il passaggio delle primarie per compattare la coalizione

L’assessore alla Sanità uscente della Regione Lazio, Alessio D’Amato, sarà il candidato del Pd e del Terzo polo nell’ambito della coalizione del centrosinistra, in vista delle prossime elezioni regionali. La decisione è arrivata oggi pomeriggio dopo una riunione al Nazareno, a cui hanno partecipato il segretario nazionale del Pd Enrico Letta, il responsabile Enti locali Francesco Boccia, il segretario regionale Bruno Astorre e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Regionali Lazio, Alessio D'amato è il possibile candidato di Pd e Terzo popolo

Quella di D’Amato è una candidatura importante, poi con la coalizione si deciderà se fare le primarie o meno. Lombardia e Lazio sono scenari distinti, sul Lazio deciderà la direzione regionale di martedì e quella di D’Amato è una candidatura molto forte”, ha spiegato il segretario del Pd Lazio Bruno Astorre.  

D’Amato è il candidato del Pd con una preferenza espressa anche da Calenda. È una candidatura che unisce anche il Pd”. Questi sono i primi riscontri alla recente notizia di D'Amato, apparentemente favorevoli e positivi ad un successo del candidato. 

“Cresciuto politicamente a sinistra della sinistra”

“Mister Vaccino”, così è denominato Alessio D'Amato dopo la recente situazione sanitaria. Assessore uscente alla Sanità della regione Lazio, della classe ’68, D’Amato proviene da quei partiti che non accettarono la “svolta” di Achille Occhetto, che nel 1991 trasformò il Partito comunista italiano in Partito democratico di sinistra. D'Amato è cresciuto politicamente a sinistra della sinistra dunque, ma con la sanità nel cuore fin dagli inizi della sua carriera.

È con questo curriculum che ora D'Amato intende fare il grande salto nella politica e più di un sondaggista indica in lui l'unico che potrebbe battere un centrodestra col vento in poppa della luna di miele del governo Meloni, mantenendo la guida della regione Lazio per il centrosinistra.