Il cortocircuito della sinistra socialfascista, libertina coi rave, talebana coi “novax”

Ci spiegassero come fanno a difendere un circuito, quello delle feste abusive, che campa sull'illegalità totale; garantisti oltre il lassimo con questi, con gli occupatori a singhiozzo delle università, spietati e talebani coi sanitari refrattari alla sacra pozione, anche se ad avere torto non erano loro.

Giorgia Meloni, in fama di fascista, ha fatto una cosa molto liberale, molto libertaria, ha rimosso le vessazioni per i sanitari detti novax, in realtà scettici contro un vaccino che non era un vaccino e che si poi confermato come poco efficace e molto pericoloso. Cosa inaccettabile per la sinistra autoritaria: “Irresponsabile, criminale, troia nera”. È partita una grancassa allucinante da quanti, sbugiardati, dovrebbero andarsi a nascondere: i Fazio, i Boeri, i Sansonetti, gli apostoli di Speranza e delle sue misure tutte politiche, da regime autoritario. Boeri, quello che pretende di sapere se un dottore sia o meno a favore del siero: non è il fratello di quello cui Arcuri aveva appaltato i presidi a forma di primula, utilissimi? Tutta gente nell'alone della sinistra intollerante, che senza le restrizioni rimane grandemente priva di sovvenzioni: davanti al ripristino della normalità liberale, della libertà di scelta, ringhiano: i novax non la facciano franca, restino emarginati. Ma li hanno privati del lavoro, dell'anzianità previdenziale, chiusi in casa, spinti alla frustrazione e alla depressione; alla prova dei fatti non erano loro a sbagliare, ma la galassia della sinistra di regime invece di recitare il mea culpa si incattivisce: “Beh? Cosa c'è? La scienza siamo noi”. Come no, sono loro, i Burioni, i Pregliasco, i Bassetti, tutti succedanei di scienziati a curriculum zero, che hanno mentito, hanno sbagliato l'impossibile, hanno cambiato più idee che biancheria, e tutti in rampa di lancio per il Parlamento, anche se accontentarli uno per uno non si poteva.

Dove la sinistra arcaica, del “io ti schiaccerò” di Marx, dello “schiacciare le cimici borghesi” di Gramsci recupera lo spirito libertino, è in favore dell'umanità a perdere da rave party. Qui non tollerano obiezioni e tornano a ululare: stato liberticida, Meloni nazista, non ci si potrà più riunire.

Ma non è così: discutibile che sia il codicillo dei 6 anni per chi organizza raduni illegali con più di 50 persone, la norma punta precisamente i rave, che sarebbero quelle aggregazioni tese a paralizzare gli altrui diritti, da quello di movimento a quello di traffico, su su fino a quelli, sacrosanti, di non rompere i coglioni e non invadere e devastare l'altrui proprietà. Perché queste ammucchiate maleodoranti, totalmente illegali, sotto tutti i profili, di barboni che si sfondano di roba tossica e poi vagolano dopo essersi percettibilmente cagati addosso, si risolvono in sfascio totale della roba di altri. A Modena un capannone peraltro pericolante, in altre occasioni strutture, terreni, spazi agricoli. Fra Molise e Salento, un anno fa, due crepati nell'indifferenza ammiccante del ministro Lamorgese; nel Viterbese, una tenuta rasa al suolo, lasciata costellata di cadaveri animali, morti di sete, sotto un sole di rame. Cosa che ha lasciato completamente indifferente la sinistra animalista. E nessun rimborso ai proprietari legittimi.

Garantire questi? Ancora? Scusate, ma dovrebbe la collettività farsi carico di quattro o cinquemila nullità che per tutta la vita non faranno altro che cagarsi addosso, magari a reddito di cittadinanza, rovinando tutto quello che trovano? “Contro il sistema” ma con abbastanza soldi per viaggiare e rifornirsi di sostanze anche costose? Spiacente, siamo saturi di questo garantismo stravolto: padronissimi questi di estinguersi, opera anzi meritoria, ma non a spese comuni. E non scortati dalla polizia e esaltati dal Giornalista Unico Servo della sinistra libertina ma di regime: talebana sino al fanatismo in caso di obblighi vaccinali, coi feticci del greenpass, delle maschere a oltranza, delle punizioni etiche, dello stato di polizia per i dissidenti, ma tollerante oltre il lassimo con le nullità da festa tossica e gli occupatori delle università a Lotta Discontinua.

Si capisce benissimo l'allergia al merito e alla decenza dei laudatores nel giro piddino: se passa il merito, se subentra la dignità, loro sono i primi a saltare. Perché vivono di prebende da sottobosco politico. Difatti qual è il loro argomento principe sulla sanità cinese introdotta da Speranza? Ah, riabilitare i medici novax comporta uno sgarbo a quelli che sono stati alle regole, le nostre regole, quelle che abbiamo adottato “per un nuovo modello egemonico di sinistra”, come vergava Speranza, scrittore fantasma.

Ci spiegassero perché, d'altra parte, la sinistra legalista difende un business malavitoso che sui raduni abusivi dei balordi campa egregiamente perché ha sviluppato una mafia che tutto copre, inviti, ingressi, trasporti, attrezzature, smercio di alcolici nei bar clandestini, spaccio di tutte le droghe possibili, dalle metanfetamine all'hascisc, all'eroina, alla cocaina, al crack. Un segreto di Pulcinella gabellato da sacro diritto di riunirsi. Ci sono notori “impresari” di queste adunate illegali, ma alla luce del sole, e questi impresari con chi sono in società? Aspettando che la sinistra cortocircuitata, ammiccante coi drogati, poliziesca con chi rigetta gli shot vaccinali, fornisca risposte, ci limitiamo a constatarne l'ennesima sconfitta politica e mediatica: quello che preme a Letta e compagni, l'impunità da ammucchiata tossica o da presa della Bastiglia universitaria, l'aborto sistemico, il gender infantile e neonatale, il socialfascismo green, la sudditanza al nuovo mondo eurounionista, non interessa punto – è un eufemismo - a una popolazione che, sarà qualunquista dirlo ma tant'è, attende con terrore le prossime bollette. Oltre che, con timida speranza, un ripristino di una parvenza almeno di normalità dove un balordo è un balordo, un ladro un ladro – non eroi, non martiri da processione - e una brava persona resta un cittadino da rispettare, non da massacrare. Gente comune che di fronte al ripristino della cittadinanza piena (non ancora completo, però) per i “novax” plaude, così come approva il giro di vite sull'industria del malaffare da rave. In America stanno cominciando a sospettare che arroccarsi su simili issues confinerà la sinsitra Dem all'irrilevanza per i prossimi 50 anni, nella provincia dell'impero italiana potenziano la falsa coscienza di stampo marxista, la dissonanza cognitiva, il populismo comunista novecentesco, illegalista e moralista. È una buona cosa, facessero, insistessero, sono inutili e deleteri come i fattoni di Modena e meritano identica dispersione.