Fiducia governo, Meloni supera l'esame anche del Senato: 115 sì, 79 contrari, 5 astenuti

Dopo la Camera, passa la fiducia anche a Palazzo Madama

Giorgia Meloni, come preventivato, incassa la fiducia anche dal Senato dopo quella ottenuta alla Camera: per lei 115 sì, 79 no e 5 gli astenuti. "Ovviamente sono soddisfatta". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lasciando il Senato dopo aver incassato la fiducia.

Fiducia governo, Meloni incassa i sì dal Senato. "Subito al lavoro"

Anche oggi una giornata impegnativa per la neo premier che al Senato ha dovuto replicare agli interventi soprattutto dell'opposizione al suo discorso di ieri alla Camera. Tanti i temi toccati da quelli sociali al covid, dall'economia al futuro del Paese. Giorgia Meloni comunque è già proiettata in avanti, e dopo la fiducia ottenuta, su Facebook visibilmente soddisfatta, esterna la sua gioia.

"Anche il Senato della Repubblica ha votato la fiducia al governo. Ci siamo presentati in campagna elettorale con un programma chiaro e dettagliato. Ora manterremo quegli impegni, perché il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l'essenza stessa della democrazia. Subito al lavoro per dare risposte alle urgenze dell'Italia e degli italiani". A votare sì, il centrodestra, mentre a votare contro l'opposizione formata da Pd, M5s e Terzo Polo.

Matteo Renzi, nell'intervento di oggi infatti è stato chiaro su questo tema: "Il discorso della presidente Meloni è stato un discorso molto politico, l'aspettiamo lì, la sfidiamo lì". "Facendo opposizione, noi cerchiamo di dare una mano alla nostra democrazia, come devono fare le persone che riconoscono quelli che escono vincenti dalle elezioni".

Tutt'altro seguito ha avuto invece il discorso di Silvio Berlusconi, di ritorno dopo 9 anni tra gli scranni del Senato: "Forza Italia lavorerà al fianco di Meloni con impegno e con lealtà, per realizzare il programma sul quale abbiamo avuto la fiducia degli italiani". Nel suo discorso il Cav ha anche ricordato: "Se oggi per la prima volta alla guida del governo del Paese, per decisione degli elettori, c’è una esponente che viene dalla storia della destra italiana, questo è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale, nella quale la destra e il centro insieme hanno saputo esprimere un progetto democratico di governo per la Nazione".