Chi è Eugenia Roccella, da editorialista del quotidiano Avvenire a ministro della Famiglia, Natalità e Pari opportunità
Tutto quello che c'è da sapere su Eugenia Roccella, ecco chi è il ministro della Famiglia, Natalità e Pari opportunità del Governo targato Giorgia Meloni: moglie, figli, età, carriera, stipendio e curriculum
Eugenia Maria Roccella è nata a Bologna il 15 novembre 1953, è una giornalista e politica italiana. Nota per aver ricoperto l'incarico di sottosegretario al Ministero della salute nel Governo Berlusconi IV.
Figlia di uno dei fondatori del Partito Radicale, Franco Roccella, e della pittrice e femminista Wanda Raheli, trascorre l'infanzia in Sicilia, affidata ai nonni e a una zia, per poi raggiungere a Roma i genitori in età scolare. entra a 18 anni nel Movimento di liberazione della donna, diventandone leader. Si fa portavoce in quegli anni di molte battaglie femministe, per l'aborto, contro la violenza sulle donne, per la modifica del diritto di famiglia, per le pari opportunità. Nel 1975 pubblica il libro Aborto: facciamolo da noi.
Alle elezioni politiche del 1979 è candidata alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Roma-Viterbo-Latina-Frosinone per il Partito Radicale, ottenendo 292 preferenze e non risultando eletta. Laureata in lettere moderne, è dottore di ricerca presso l'Università La Sapienza. Dal 2000 è giornalista professionista, iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Lazio.
Negli anni ottanta ha lasciato i Radicali, colpevoli, a suo dire, di portare avanti «battaglie che stanno conducendo verso la distruzione dell'individuo», di «ricadute anti-individuali del loro individualismo» e di sponsorizzare «un'idea di libertà senza limiti» che non fa altro che ottenere «un'illibertà assoluta».
Si allontana per vent'anni dalla politica attiva per occuparsi della famiglia (due figli, una zia e i suoi genitori). Ha maturato quindi un cambiamento profondo, pur mantenendo molto della sua formazione culturale. Dal femminismo, ad esempio, e dall'idea della centralità del materno e del corpo per l'identità femminile, derivano l'interesse per la biopolitica e per le trasformazioni introdotte dalle biotecnologie in materia di procreazione. È diventata editorialista del quotidiano Avvenire e ha collaborato con Il Foglio, con Il Giornale e con la rivista bimestrale di cultura politica Ideazione. Su queste testate si è principalmente occupata di problematiche relative alla bioetica.
Nel 1997 ha scritto La leadership di Berlusconi e nel 2001 Dopo il femminismo (Ideazione editrice).
Insieme con Lucetta Scaraffia, ha curato il Dizionario biografico Italiane. Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale, pubblicato in tre volumi, nel 2004, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nel quale si presentano 247 ritratti di donne italiane che hanno fatto la storia del Paese, incluse Rachele Mussolini e Claretta Petacci, Seguendo il criterio già adottato da Miriam Mafai nel suo “Le donne del Novecento”. Sempre con Lucetta Scaraffia ha scritto “Contro il cristianesimo. L'ONU e l'Unione europea come nuova ideologia” (Piemme, 2005).
Con Assuntina Morresi ha scritto “La favola dell'aborto facile. Miti e realtà della pillola Ru486” (ed. Franco Angeli, 2006).
Nel 2007 è portavoce insieme con Savino Pezzotta del Family Day, la manifestazione di sostegno alla famiglia formata da un uomo e una donna organizzata per il 12 maggio dall'associazionismo cattolico.
Alle elezioni politiche del 2008 viene eletta alla Camera nelle liste del Popolo della Libertà (quota Forza Italia) per la circoscrizione Lazio 2. Nel maggio dello stesso anno diventa sottosegretario al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. In seguito alla ricostituzione del Ministero della salute quale autonomo dicastero, il 5 febbraio 2010 è divenuta sottosegretario alla salute.
Nel 2013 ha fondato «Di mamma ce n'è una sola», il primo comitato italiano contro la maternità surrogata.
Alle elezioni politiche del 2013 è stata rieletta alla Camera nella circoscrizione Lazio 1 nelle liste del Popolo della Libertà.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano.
Il 23 novembre 2015 assieme a Vincenzo Piso, dopo numerose critiche rivolte al suo partito e al segretario Angelino Alfano, lascia il Nuovo Centrodestra, nonché il gruppo Area Popolare, passando quindi al Gruppo misto e divenendo una delle fondatrici del Movimento Identità e Azione, guidato da Gaetano Quagliariello. Il 1º dicembre 2015, poi, aderisce alla componente del Gruppo misto "USEI-IDEA".
Alle elezioni politiche del 2018 è ricandidata alla Camera nel collegio uninominale Emilia-Romagna - 07 (Bologna - Casalecchio di Reno) per la coalizione di centro-destra, dove ottiene il 27,60% ed è superata da Gianluca Benamati del centrosinistra (35,27%), e da capolista di Noi con l'Italia - UDC nei collegi plurinominali Lazio 1 - 01, Emilia-Romagna - 01 ed Emilia-Romagna - 02, ma non viene rieletta, in quanto la lista non supera la soglia di sbarramento del 3%.
Alle elezioni politiche del 2022 viene ricandidata alla Camera nel collegio uninominale Puglia - 01 (Foggia) per il centrodestra, ottenendo il 34,83% e venendo superato da Marco Pellegrini del Movimento 5 Stelle (41,33%), e in terza posizione nelle liste di Fratelli d’Italia nei collegi plurinominali Calabria - 01 e Sicilia 1 - 02, venendo eletta nel primo.