Nuovo governo, i critici d’arte e gli intellettuali più vicini alla destra: Sgarbi, Buttafuoco, Crespi
Gli intellettuali più vicini al centrodestra e che potrebbero ambire ad un ruolo di rilievo nel prossimo governo
Quali sono i critici d'arte e gli intellettuali più vicini alla destra? Profili molto conosciuti ed altri con meno risonanza ma con una cultura di fondo ugualmente elevata, ed utili qualora il nuovo governo di centrodestra vorrà pescare nel mazzo per il ministero della Cultura. Critici, intellettuali, docenti, giornalisti, curatori. Alcuni con incarichi già in passato, altri che ambiscono in futuro ad averne. Da Vittorio Sgarbi a Luca Beatrice, vediamo chi sono i professionisti che nei prossimi anni ambiranno ad incarichi, poltrone, musei, nomine.
Vittorio Sgarbi
Indubbiamente il più famoso, Vittorio Sgarbi, tra l'altro ex esponente di Forza Italia è storico dell’arte, critico, politico e opinionista. Di certo figura del mondo dell’arte più nota e conosciuta, molto spesso presente in tv nelle trasmissioni politiche per commentare e dibattere su tutto quello che riguarda il mondo della politica. Sgarbi ha recentemente dichiarato di essere pronto ad un eventuale incarico come ministro della cultura. Dicastero al quale di sicuro ambisce e a cui Giorgia Meloni potrebbe pensare.
Sgarbi è attualmente presidente del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, della Fondazione Canova di Possagno, della Fondazione Ferrara Arte, sindaco di Sutri e all’inizio dell’anno è stato anche chiamato dal MAG, il Museo Alto Garda, sempre alla presidenza.
Luca Beatrice
Luca Beatrice è critico d’arte, storico del cinema, curatore e professore all’Accademia Albertina di Torino. Curatore del Padiglione Italia alla 53esima Biennale d’arte di Venezia nel 2009 e per otto anni Presidente del Circolo dei Lettori. Beatrice è tra le figure più note del panorama dell’arte italiana, e indubbiamente un po' fuori dal coro con certe sue dichiarazioni. In contrasto con il pensiero degli addetti ai lavori.
Angelo Crespi
Angelo Crespi è un'altra figura vicino alla destra italiana. Quest'ultimo nella sua carriera ha ricoperto il ruolo di giornalista, saggista, critico d’arte e curatore di mostre, autore di libri come Nostalgia della bellezza. È stato consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali (XVI Legislatura). Oltre a questo anche presidente di Palazzo Te di Mantova e del Museo Maga di Gallarate ed è entrato in diversi consigli di amministrazione di importanti istituzioni culturali.
Luigi Mascheroni
Luigi Mascheroni oltre ad essere un critico fa anche il giornalista, dato che scrive per Il Giornale (dal 2001), mentre in passato ha scritto per il Sole24Ore e il Foglio, sempre in ambito culturale. Mascheroni è professore all’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, prima con il corso “Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico e poi “Teoria e tecniche dell’informazione culturale”, mentre quest'anno è stato membro della giuria incaricata dal ministero per i Beni culturali di scegliere la Città capitale della cultura italiana per il 2024.
Mimmo Di Marzio
Anche Mimmo Di Marzio oltre alla carriera da critico ha intrapreso quella da giornalista. Autore di tante mostre, dal punto di vista giornalistico invece si occupa di cultura e spettacoli della cronaca milanese ne Il Giornale. Di Marzio in passato ha detto: “L’arte concettuale infatti si concentra sull’idea, sul senso da esprimere più che sul lavoro sull’opera. Oggi, però, stiamo assistendo a un ritorno al manufatto, all’interazione diretta dell’artista con e sulla sua opera. C’è una sempre maggiore attenzione sulla materia. Siamo in una fase nuova dell’arte contemporanea: gli artisti di oggi partono dal confronto con la materia con cui lavorano".
Massimiliano Finazzer Flory
Massimiliano Finazzer Flory è un attore, drammaturgo e regista teatrale. Ma soprattutto ha anche realizzato spettacoli di stampo culturale. Finazzer Flory ha ricoperta la carica di Assessore alla Cultura del Comune di Milano all’interno della Giunta Moratti (2008-2011). Spodestando un altro critico di fama, di cui abbiamo già parlato vale a dire Vittorio Sgarbi.
Giordano Bruno Guerri
Giordano Bruno Guerri è un "liberale, liberista, libertario, ex libertino". Ma soprattutto dal punto di vista della carriera lavorativa uno storico, saggista e giornalista italiano. Presidente dal 2015 della Fondazione Opera pia Carità laicale e direttore del MuSa, Museo di Salò. Guerri è Presidente del Vittoriale. In un'intervista ha dichiarato: "Gli allarmi di ritorno al fascismo mi fanno ridere. Li si tira fuori ogni volta che c’è un problema… Il fascismo fu un fenomeno inquadrabile in un periodo storico, con caratteristiche che non sono ripetibili. Ma ce lo vediamo uno in stivali, o anche in giacca e cravatta, che guida il Paese in maniera dittatoriale? Prima di tutto non ce lo permetterebbe l’Europa”.
Pietrangelo Buttafuoco
Buttafuoco, non al pari di Sgarbi, ma quasi è un volto molto conosciuto nella tv italiana. Anche lui è presente spesso in trasmissioni televisive per dibattere dei temi politici, e non manca di strizzare l'occhio alla destra. Nella sua carriera è giornalista, scrittore, conduttore televisivo e opinionista. Ha cominciato con Proposta e Il Secolo d’Italia. In seguito è stato a Il Giornale, Il Foglio e Panorama. Ha pubblicato diversi saggi tra cui Cabaret Voltaire. L’Islam, il sacro, l’Occidente, Salvini e/o Mussolini, Sotto il suo passo nascono i fiori. Goethe e l’Islam.
Franco Cardini
Franco Cardini è un saggista e storico italiano. È specializzato nello studio del Medioevo. Andando indietro nel tempo, si riscopre la sua adesione al Movimento Sociale Italiano. Ha avuto una grande carriera avendo ricoperto i ruoli di Direttore di Ricerca nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. I suoi saggi più importanti sono senza dubbio il confronto tra Oriente e Occidente, le crociate e la figura di Giovanna D’Arco. Cardini apprezza anche pubblicamente Giorgia Meloni.