Elezioni 2022, come sono andati i virologi. Crisanti eletto, Lopalco no
Erano entrambi candidati al Senato con il Pd ma hanno trovato destini diversi
Le ultime elezioni politiche sono state un'occasione anche e soprattutto per i virologi (pochi per la verità), di sfruttare l'ondata di notorietà concessagli dalla pandemia per approdare in politica. È andata bene ad Andrea Crisanti, microbiologo dell'università di Padova, meno a Pierluigi Lopalco. Destini diversi per i due medici entrambi candidati al Senato, ed entrambi con il Pd.
Elezioni, Lopalco e Crisanti: destini opposti
Per quanto riguarda Lopalco non finiscono le delusioni in politica essendo stato già assessore alla Sanità della Puglia ma poi dimessosi per incomprensioni con Emiliano. "La soddisfazione di essere stato eletto cede allo sconforto per il risultato generale", dice Crisanti. "Sicuramente speravo in qualcosa di diverso, in un’affermazione maggiore del Partito democratico. Ma l’Italia non si cambia in 5 anni. Rispettiamo la volontà degli elettori. Penso che a questo punto le forze progressiste debbano ragionare su come fare per riconquistare Comune dopo Comune, Regione dopo Regione. Le vere elezioni saranno fra 5 anni. Perché in Italia di fatto si cambia ogni 10 anni".
"Al Senato il Pd prende il 41,7%” nella ripartizione Europa. "La differenza che c’è tra i voti del Senato e i voti della Camera al Pd è di circa 10 punti percentuali. Io mi sono impegnato al massimo. Era la mia prima campagna elettorale e non era facilissimo. Cosa succede ora? "Ho un impegno con gli italiani all’estero per cercare di risolvere una serie di problemi e su questo voglio lavorare intensamente. Non so nulla ancora di come gestirò da adesso in poi l’attività scientifica. Sicuramente ora privilegerò la parte dell’impegno politico, perché ho preso un impegno con gli elettori che intendo mantenere", ribadisce.
Sul nuovo governo, Crisanti spiega: "Penso che chi va al Governo si prenderà la responsabilità e si sottometterà al giudizio dei cittadini. Io non entro nel gioco di dire: sono preoccupato, non sono preoccupato, oddio che succederà. Non penso sia utile né a noi come partito, né a noi come italiani. Da adesso in poi si lavora a testa bassa".
Lopalco sconfitto, ma "non c'è amarezza"
Per Lopalco "non c’è amarezza. La campagna elettorale è stata un’esperienza emozionante. Ho battuto in lungo e in largo le piazze di tutti i comuni del Salento. Ho ricevuto l’affetto e l’apprezzamento di tanta gente": "La sconfitta elettorale era scritta da tempo – osserva – da quando, alla previsione di un voto orientato a destra, il centrosinistra non ha saputo contrapporre una strategia di alleanze efficace. Nel mio piccolo credo di aver contribuito dignitosamente facendo la mia parte: il mio collegio è stato l’unico in Puglia in cui il centrosinistra è arrivato secondo con circa 85.000 voti ed oltre, mentre io – conclude – ho avuto il 24% delle preferenze".