Elezioni, Salvini e il crollo della Lega: “Il partito si deve riorganizzare”

Il leader del Carroccio: “Il 9% non può soddisfarci. Se poi qualcuno ha altri progetti, questa non è una caserma: tutti sono utili e nessuno è fondamentale”

Matteo Salvini ha atteso il giorno dopo. Ma il risultato non è cambiato: la Lega crolla al 9% dal 17% del 2018. Il leader del Carroccio, però, vede il lato positivo. “Sono cento i parlamentari della Lega al lavoro da domani”, ha detto in conferenza stampa. “La Lega è il secondo partito del centrodestra e ce la giochiamo con il Pd come secondo. Conto che per almeno cinque anni si tiri dritto senza cambiamenti con una maggioranza chiara di centrodestra. Ieri ho messaggiato con Giorgia Meloni a cui faccio ovviamente i complimenti, è stata brava: lavoreremo insieme a lungo”. Secondo Salvini è stata “premiata l’opposizione, FdI è stata brava a fare una forte opposizione”.

Elezioni, Salvini e il crollo della Lega: “Il partito si deve riorganizzare”

Il dato della Lega non mi soddisfa, non è quello per cui ho lavorato”, ha sottolineato Salvini. “Ma con il 9% siamo in un governo di centrodestra in cui saremo protagonisti. Entro la fine dell’anno faremo i congressi in tutte le 1.400 sedi. Poi faremo l'anno prossimo i congressi provinciali e regionali. Sulla Lombardia ho letto analisi simpatiche. Ma il centrodestra è sopra il 50% nella Regione, quindi, anche in ottica eegionali, la squadra che vince non si cambia”. L’ex ministro dell’Interno ha dichiarato che per la Lega inizia “una fase di riorganizzazione del movimento, puntando su sindaci e amministratori, è fondamentale. Grazie ai 20mila militanti del partito che sono il terreno su cui costruire. Se poi qualcuno ha altri progetti, questa non è una caserma. Tutti sono utili e nessuno è fondamentale”.

Elezioni, Salvini e il crollo della Lega: “Il partito si deve riorganizzare”

Parantesi sul ruolo della Lega nel governo di Mario Draghi. “Per la Lega stare al governo con Pd, M5s e Draghi non è stato semplice, ma lo rifarei. Non oso immaginare cosa sarebbero stati altri nove mesi con un governo confuso e litigioso. Il giudizio degli elettori è chiaro: hanno premiato coloro che hanno fatto opposizione e coloro che hanno fatto cadere il governo su un termovalorizzatore. Sull’uscita del governo ho fatto di testa mia. Altri nove mesi non avrebbero fatto bene né alla Lega, né all’Italia. Ora l’obiettivo per il leader leghista è «are al governo la squadra della Lega migliore in assoluto. Non chiedetemi nomi e cognomi perché non ci ho ragionato, ma si baserà sul merito”.