Elezioni, Marco Cappato e Forza Nuova esclusi: Cassazione boccia le liste presentate in Lombardia

A Referendum e Democrazia sono state contestate le firme digitali. In tutto sono 6 le liste rifiutate

Adesso è ufficiale: la Cassazione ha confermato l'esclusione delle liste in Lombardia di Marco Cappato e Forza Nuova. Una decisione già presa nei giorni scorsi dai giudici della Corte d'Appello di Milano. Non ci sarà dunque Referendum e Democrazia di Cappato e nemmeno Forza Nuova. Quest'ultima ha presentato la lista solo per il Senato.

Elezioni, Marco Cappato e Forza Nuova: escluse liste in Lombardia

Cappato si era prodigato a raccogliere le firme che aveva poi consegnato per la prima volta in modalità digitale all’interno di una chiavetta Usb. Ma niente da fare. Il 51enne milanese negli ultimi mesi è passato agli onori delle cronache anche perché ha deciso di autodenunciarsi dopo aver portato una donna per il suicidio assistito in Svizzera. Forza Nuova invece non ha raccolto le firme. E quindi anch'essa esclusa in maniera analoga ma per un motivo diverso.

La decisione del partito di non raccogliere firme è dovuta al partito di essere "collegato a un componente del Parlamento". La Corte ha deciso di escludere in toto sei liste che avevano fatto ricorso dopo esser state bocciate degli Uffici elettorali della Corte d’Appello milanese. Esclusi anche i Gilet Arancioni, il Movimento Animalista, il Partito Comunista Italiano, Destre Unite e Alternativa per l’Italia-No Green pass.

Lista di Cappato esclusa: la reazione


Non si è fatta attendere la replica di Cappato: "Nel momento in cui si dovrebbe facilitare la partecipazione popolare alla vita politica del Paese si sono interpretate restrittivamente norme datate senza tenere di conto del progressivo ampliamento dell’uso della sottoscrizione digitale", ha detto facendo riferimento anche al "precedente milione di firme online raccolte l’estate scorsa a sostegno dei referendum eutanasia e cannabis", ritenute valide dalla Cassazione in quel caso.

Ma il problema reale di Referendum e Democrazia è che si le firme erano state raccolte. Ma erano state presentate oltre il termine di scadenza. E così l’Ufficio elettorale per la Camera della Corte d’Appello di Milano ha dichiarato l'invalidità delle liste. Una decisione seguita poi della Cassazione che ha ribadito l'esclusione. Quest'ultima ha poi ribadito che il deposito delle firme digitali e non cartacee "non è previsto nelle normative".