Elezioni 2022, i più longevi della politica in Parlamento: da Casini a Bossi, da Gasparri a La Russa

I recordman di legislature si ricandidano per cercare un seggio disponibile anche in questa nuova tornata di elezioni politiche

I "dinosauri" o lungodegenti della politica anche questa volta ci riprovano. La nuova tornata delle elezioni politiche è un'occasione anche per coloro chi, è in Parlamento e ci vuole restare. Cercando di stabilire un nuovo record. È il caso di parecchi volti politici, che non vogliono gettare la spugna.  

Elezioni 2022, i più longevi della politica: da Casini a Bossi. Gasparri e La Russa

Tra questi il più famoso è sicuramente Pier Ferdinando Casini, che anche questa volta non ha mancato di portare con se qualche polemica dopo la candidatura con la sinistra. Lui, ex braccio destro berlusconiano, sfiderà Sgarbi nel collegio uninominale di Bologna. Casini entrò alla Camera dei deputati nel 1983 con la DC a 27 anni e mezzo e da quel momento non ne è uscito più. 10 legislature per lui, presto undici. Chi no

Argento per Umberto Bossi che si classifica al secondo posto. Il leghista è entrato in Senato nel 1987 a 31 anni e mezzo. 8 legislature alle spalle. Restando in tema Lega c'è Roberto Calderoli, in Parlamento dal 1992. Maurizio Gasparri invece ha attraversato otto legislature diverse. 30 anni ininterrottamente in politica. Ignazio La Russa condivide il terzo gradino del podio con Calderoli e Gasparri. Otto legislature anche per lui.

La prima donna in top ten è Stefania Prestigiacomo, berlusconiana doc e per cui le porte in Parlamento si aprirono nel 1994. Giancarlo Giorgetti, attuale braccio destro di Matteo Salvini è in Parlamento dal 1996. Ha vissuto 6 legislature ed è entrato in Parlamento nel 1996. Uno dei meno conosciuti, se non il meno conosciuto di tutti è Paolo Russo. Entrato in Parlamento con Forza Italia proprio come Giorgetti nel 1996.

La seconda donna di questa speciale lista è Emma Bonino. Entra alla Camera nel 1976 con i Radicali. 9 legislature sulle spalle, ma mai complete dato che uno dei principi di bandiera del suo partito era la rotazione degli eletti. Bonino si è più volte dimessa o è subentrata. Chiude il cerchio Gianfranco Rotondi, entrato per la prima volta in Parlamento nel 1994 con il Partito popolare italiano.