Elezioni 2022. Stefano Tunis (Noi Moderati): "Con noi, la Sardegna al centrodestra. Il mio impegno sarà totale"
Consigliere Regionale dal 2014, è il fondatore del Movimento Sardegna20Venti che, confluito in Noi Moderati, aiuterà il centrodestra in Sardegna
Sposato e padre di tre figli, Stefano Tunis è laureato in Giurisprudenza con master in relazioni industriali. È stato direttore generale dell’agenzia della Regione Sardegna che amministra le politiche del lavoro; è Direttore del Personale di una primaria azienda nel settore industriale.
Da Sardegna20venti, che si è sempre attestata sul 10%, a Noi Moderati. Com’è avvenuto questo passo?
«Settimane fa, ho avuto contatti con Cesa, Brugnaro e, grazie alla mediazione di Peru che guida “Italia al centro” in Sardegna, con Giovanni Toti per sostenere la costruzione di una lista unica che superando il 3% avrebbe attirato ulteriori forze, come si è verificato in Sardegna. A questo punto, l’obiettivo è di far crescere l'area civica e centrista in Sardegna e a livello nazionale. E l'interesse suscitato è già apprezzabile, non potevamo tirarci indietro.»
Con quale leader di Noi Moderati ha avuto modo di dialogare per il raggiungimento dell’accordo?
«L'unico vero leader con cui ho iniziato questo percorso di avvicinamento è stato il compianto Giorgio Oppi. È stato lui il grande ispiratore di queste forze centriste, è stato lui a creare rapporti e amicizie, noi stiamo solo portando avanti questa eredità politica. Sono convinto che con questo nostro impegno e grazie alla generosità del Senatore Floris, fondatore con me del movimento, il centrodestra vincerà agevolmente tutti i collegi uninominali di Camera e Senato.»
Con la sua discesa in campo, un centrodestra rafforzato in Sardegna?
«Noi siamo già in ogni amministrazione nel centrodestra con risultati, come avete sottolineato, sempre più importanti. Il rafforzamento va inteso non solo in termini numerici ma di qualità di classe dirigente che per quanto riguarda noi ha sempre percorsi limpidi nel mondo del lavoro e in quello dell’amministrazione dei comuni.»
Quanto sono determinanti i movimenti civici e regionali?
«Se mi posso concedere una battuta di spirito, nè alle regionali nè in altre competizioni elettorali, senza i movimenti civici, identitari e soprattutto moderati, il centrodestra sarebbe capace di vincere nemmeno un condominio in Sardegna. Stavolta saremo determinanti anche su scala nazionale.»
A che percentuale puntate?
«Naturalmente non ci siamo posti limiti e contiamo di raccogliere tutto quello che possono esprimere questi mondi anche sul piano numerico. Siamo convinti che l'impegno profuso possa portare a un risultato che sia largamente al di sopra della media nazionale di questo nuovo soggetto politico.»
Qual è il suo programma elettorale, condiviso con Noi Moderati?
«Sardegna2020 è un movimento civico che proietta una forte attenzione all'elemento ambientale, all'economia circolare e al settore economico. Siamo attivi su tematiche come energia, industria e sostenibilità ambientale. Siamo convinti di portare un contributo di esperienza e di valori a questi temi fondamentali che anche per la Sardegna si giocano sullo scenario nazionale»