Covid, Draghi diceva: "O ti vaccini o muori" e "Il Green Pass è un successo". Ma la realtà è un'altra
Mario Draghi o mentiva o era stato male informato dal ministro Speranza e dal suo entourage di tecnici. Un manipolo di guastatori, per lo più medici e giornalisti, che ha rinnegato ogni minima forma di deontologia professionale
“L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Sostanzialmente: non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore”. Esattamente un anno fa Mario Draghi, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il capo del “governo dei migliori” ha pronunciato questa frase, non durante una partita al circolo di bridge ma in una conferenza stampa ufficiale.
Mentiva. Oppure era stato male informato dal ministro Speranza e dal suo entourage di tecnici. Un manipolo di guastatori, per lo più medici e giornalisti, che ha rinnegato ogni minima forma di deontologia professionale. Apodittici e violenti nel proporre, oltre ogni limite logico e di decenza, le proprie tesi, oltre che assolutamente refrattari al confronto e all’analisi dei dati.
Sconosciuti opinionisti, insieme a firme di primo piano dei media e a infettivologi, microbiologi, ingienisti(!) e veterinari, hanno diffuso terrore e promosso la campagna di inoculazione di un siero sperimentale su ogni mezzo di comunicazione trasformando la scienza in “Scienziology”, una religione in cui credere ciecamente.
L’affermazione di Draghi è stata un atto grave, dal punto di vista politico e morale. È stata la base e la premessa autorevole e necessaria con cui si è sdoganato una sorta di apartheid nei confronti di chi non si è sottoposto al trattamento con il siero magico.
La deriva “scientista” del banchiere prestato alla politica ha portato poi Draghi a distinguersi in una serie ulteriore di affermazioni pseudoscientifiche rivelatesi del tutto false.
Il 22 settembre 2021 a proposito del Green Pass: “È strumento di libertà e sicurezza per difendere cittadini, e tenere aperte scuole e attività economiche”.
Il 25 novembre 2021: “Evitiamo rischi, con il super Green Pass possiamo salvare il Natale”. Il 17 marzo 2022: “Il Super Green Pass è stato un successo”.
In un paese “normale”, in un mondo “normale”, un capo di governo che mente ripetutamente o, nella migliore delle ipotesi, commette una tale serie di errori, a fronte delle evidenze scientifiche che aumentano giorno dopo giorno e sconfessano le sue affermazioni e la sua linea politica in tema di Salute Pubblica, avrebbe almeno chiesto scusa. È successo in Danimarca.
Ma alle nostre latitudini è impensabile. Draghi è il migliore. Non sbaglia. Non può sbagliare. Figuriamoci se possa mentire.
Eppure è successo sull’invio delle armi all’Ucraina quando ha invitato il popolo italiano a scegliere tra la pace e i condizionatori e, in modo eclatante, perfino sull’accordo sul gas algerino con cui si sarebbe ridotta in modo significativo la dipendenza dalla Russia di Putin. Sonatrach, la società algerina che rifornirà un decimo del gas che serve all’Italia è infatti al 60% di proprietà di Gazprom. Draghi sostiene di non acquistare gas dalla Russia, ma in realtà lo fa e a prezzo maggiorato.
Il culmine lo si è visto il 20 luglio in Senato quando Draghi ha affermato con una punta di malcelata commozione mista a compiacimento: “A chiederlo sono soprattutto gli Italiani. La mobilitazione di questi giorni è senza precedenti”.
Il bluff del banchiere si è mostrato in tutta la sua evidenza: tolti i poteri forti e gli oligarchi stranieri e qualche amministratore delegato, le piazze deserte raccontano un’altra storia.
Di Marco Pozzi