Governo, Draghi ottiene la fiducia in Senato con 95 sì e 38 no, ma non basta. Lega, Fi e M5s non votano
Mario Draghi ha ottenuto la fiducia del Senato sulla risoluzione Casini, ma i votanti sono soltanto 133 per via del non voto dei tre partiti della maggioranza. Il M5s garantisce il numero legale restando in aula
Il giorno più lungo per Mario Draghi, al Senato finisce con un verdetto significativo: il governo non ha i numeri. Lega, Fi e M5s non hanno votato la fiducia facendo mancare di fatto i numeri per sostenere il governo Draghi. Anche se i grillini, indecisi, alla fine sono rimasti in aula. Le dimissioni di Draghi si avvicinano e c'è già chi fa partire il totovotazioni. Secondo le ultime indiscrezioni, al contrario di come i partiti siano soliti fare, si potrebbe votare in autunno. Sono ufficiali intanto i numeri della votazione: 95 sì e 38 no. I grillini restano in aula per garantire il numero legale.
Governo, sì alla fiducia per Draghi ma mancano i numeri per la rielezione
Il 25 settembre o il 2 ottobre. Queste, nell'attesa concitata delle ultime votazioni le date che si fanno nei corridoi. Resta il fatto che dopo una giornata convulsa, verso la serata Salvini e Renzi a colloquio con dei parlamentari, avevano fatto capire la come sarebbe andata a finire. Il leghista aveva dichiarato coi suoi: "Draghi si va a dimettere", mentre Renzi dopo l'imponente intervento in Senato scuote la testa e dice: "È finita".
Arrivano anche le prime dichiarazioni a caldo dopo la fine delle votazioni. Il titolare della Farnesina Luigi Di Maio su twitter ha scritto: "Una pagina nera per l'Italia. La politica ha fallito, davanti a un'emergenza la risposta è stata quella di non sapersi assumere la responsabilità di governare. Si è giocato con il futuro degli italiani. Gli effetti di questa tragica scelta rimarranno nella storia".
Mentre il segretario del Pd Enrico Letta sempre sui social scrive: "In questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l’Italia. Noi abbiamo messo tutto l’impegno possibile per evitarlo e sostenere il governo Draghi. Gli italiani dimostreranno nelle urne di essere più saggi dei loro rappresentanti". Giorgia Meloni invece sostiene: "Dopo un anno si è visto chi capisce le dinamiche della nostra democrazia. Questo Parlamento, a guida Cinque stelle, finché non lo cambi non risolve i problemi. Ci sono stati tre governi, tre maggioranze diverse: ce n'e' uno che ha funzionato? No. La storia ci ha dato ragione".