Crisi di governo, Conte se ne lava le mani: "La decisione se continuare o meno spetta a Draghi"
Il grillino chiede che vengano rispettati i punti presentati dal M5s. Mercoledì si vota la fiducia
L'assemblea dei gruppi del M5s non ha risolto la spaccatura all'interno del Movimento, ma Giuseppe Conte ci tiene a ribadire che "adesso la decisione non spetta a noi ma al premier Draghi" per quanto riguarda la crisi di governo. Queste le parole dell'ex premier secondo quanto apprende l'Adnkronos. Il leader M5S rimane fermo sui suoi punti e non accetta una decisione che non sia quella di seguire i punti presentati dal Movimento.
Crisi di governo, Conte: "Priorità del M5s nell'agenda di governo"
"Draghi deve valutare le condizioni e decidere il perimetro di questo percorso" sottolinea Conte. "La nostra linea è molto chiara e coerente" aggiunge. "Il confronto è stato utile e costruttivo, il confronto dialettico è la ricchezza e la particolarità del Movimento. Abbiamo dato la possibilità a tutti di esprimere la propria opinione. Ora occorre operare una sintesi". E poi: "Il Paese è in una condizione davvero drammatica, di fronte a questo l'atteggiamento di responsabilità ci impone di chiedere al Presidente Draghi che le priorità da noi indicate vengano poste nell'agenda di governo".
"Il premier Draghi dovrà anche risolvere un problema serio: non può sfuggire che ancora in questi giorni noi siamo stati insultati, siamo stati attaccati da forze politiche che sarebbero con noi in maggioranza. In questi giorni Renzi dichiara che andrà a depositare un referendum contro il reddito di cittadinanza; Ipf ci calunnia tutti i giorni gravemente; Fi e Lega dicono che non vogliono assolutamente lavorare con noi". "Attenzione, è un fatto serio. Il premier Draghi dovrà farsi garante se vorrà un clima di rispetto e leale collaborazione nei nostri confronti", aggiunge Conte. "Proseguire a tutti i costi nella responsabilità di governo senza chiarire l'agenda sociale all'interno del governo, sarebbe questo sì un atteggiamento irresponsabile".
Assemblea M5s, critiche verso Crippa
Nel corso dell'assemblea congiunta M5S ad essere preso di mira sarebbe stato il capogruppo pentastellato Davide Crippa il quale ha appoggiato la richiesta di Iv e Pd di passare prima dalla Camera e non al Senato riguardo le consultazioni di Draghi. Chiesti chiarimenti per la decisione comunque poi modificata da Fico e Casellati. Il pentastellato si è difeso così: "Dall’opposizione la vita non la migliori. Fai solo propaganda".