Governo Draghi, anche Salvini pronto a rompere: "Se M5S dice basta, che basta sia"

Il capo del Carroccio: "Non sarà la Lega a cercare responsabili, gruppi e gruppetti"

Il leader della Lega Matteo Salvini, in merito alla probabile crisi di Governo imminente, non usa mezzi termine, facendo intendere di essere pronto a staccare anche lui la spina a Draghi. "Non sarà la Lega a cercare responsabili, gruppi e gruppetti, se il primo gruppo del parlamento, i Cinque Stelle, dice basta, che basta sia", ha tuonato il capo del Carroccio, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del dipartimento della protezione civile della Lega, in corso alla Camera.

Governo Draghi, Salvini: "Se M5S dice basta, che basta sia"

"Noi ascolteremo la nostra gente, abbiamo decine di migliaia di sostenitori, a differenza di altri partiti che non esistono", ha in seguito continuato Matteo Salvini. "Le nostre decisioni verranno prese con alcune decine di migliaia di persone, vogliamo occuparci di vita reale", ha concluso.

Intanto, alla vigilia del voto in Senato sulla fiducia posta dall'esecutivo sul dl Aiuti, Giuseppe Conte ha convocato il Consiglio nazionale del M5s. L'incontro ha preso il via attorno alle ore 10 di mercoledì 13 luglio 2022, ma ancora non si sa quale sia la posizione del leader del Movimento sul dl Aiuti. In una nota ufficiale di ieri, i 5 Stelle avevano puntualizzato che durante il Consiglio nazionale "Conte illustrerà la sua posizione in merito alle misure anticipate nel corso dell’incontro di questa mattina (ieri ndr) del Governo con le parti sociali. Vista la delicatezza del momento, la posizione del M5S non verrà anticipata prima di domani (oggi ndr), per rispetto dei componenti dell’organo statutario chiamati a coadiuvare il presidente Conte nella definizione della linea politica. Pertanto qualsiasi dichiarazione o posizione espressa da singoli membri del Movimento è da intendersi come espressione di una opinione personale".

Il futuro del premier incaricato Mario Draghi, dunque, sembra appeso a un filo, salvo ripensamenti improvvisi. In attesa di capire il suo destino, il premier intanto incontrerà le imprese dopo che ieri ha incontrato - senza successo - i sindacati.