Conte rassicura Mattarella: "Non usciamo dal governo", intanto Draghi presenta le riforme

Conte rassicura il governo ma la tensione rimane. Per il premier Draghi sono ore decisive.

Sono ore decisive per il governo di Mario Draghi e per il presidente Mattarella che, per evitare che il governo scricchioli, ha incontrato Giuseppe Conte, leader del M5S, per ottenere rassicurazioni.
La situazione era già tesa nella maggioranza da quando era uscita l'accusa che il premier Draghi avrebbe chiesto al fondatore e garante dei 5 Stelle, Beppe Grillo, di rimuovere Conte dal movimento. Un incontro fondamentale quindi per cercare di ricucire lo strappo interno al governo.

Un lungo sfogo, e poi le rassicurazioni "Non usciamo dal governo"

L'ex premier avrebbe avuto molte cose da raccontare al Capo dello Stato; dal tradimento di Maio alle frizioni con Draghi su vari punti. Uno sfogo lungo e ascoltato attentamente dal presidente Mattarella che, a quanto pare, sarebbe riuscito a fermarlo portando il discorso sulle proposte fondamentali per il paese: la lotta alla pandemia, la guerra in Ucraina e la gestione del Pnrr. Il presidente della Repubblica avrebbe poi incalzato il leader grillino richiamandolo alla responsabilità verso il paese e riuscendo a strappargli la promessa di non uscire dal governo e di essere più flessibile sui temi divisivi dell'agenda di governo.

Draghi avanti con le riforme, ma all'orizzonte si addensano le nubi

Governo salvo? Non del tutto. Da una parte Conte sembra essere stato richiamato alla responsabilità con successo ma le nubi all'orizzonte non sembrano svanire. I malumori nella maggioranza restano, soprattutto dopo la scissione interna al Movimento; inoltre le frasi di Draghi contro Conte non sono passate inosservate, inacidendo ancora di più il clima. Ma il premier va comunque avanti e, al rientro dai summit internazionali, ha incontrato Mattarella per aggiornarlo sull'agenda di governo e le riforme inderogabili da compiere. La situazione non è rosea, e lo sa anche il Capo dello Stato; l'economica globale e la situazione internazionale sono sul filo del rasoio e una crisi di governo ora sarebbe catastrofica. Ci si può appellare solo alle capacità di mediazione e tenuta dell'ex capo della BCE.