Aborto, il dibattito dagli Usa all'Italia. Salvini: "Decidono le donne". Sileri: "Rafforzare la 194"
Dopo la decisione della corte suprema Usa che sostanzialmente elimina il diritto all'aborto a livello federale, il dibattito si sposta in Italia. Salvini: "Ultima parola spetta alle donne". La Meloni sostiene invece la necessità di offrire "alternative"; Sileri: "Rafforzare la 194"
Dopo la decisione della corte suprema Usa di annullare la sentenza Roe vs Wade restituendo la prerogativa sull'aborto ai singoli governi statali, scoppia il dibattito sull'aborto anche in Italia. Nelle ultime ore tutti i principali esponenti politici italiani si sono espressi sia per commentare quanto avvenuto a Washington, che per chiarire la loro posizione. Come ha ricordato Giorgia Meloni le differenze fra la situazione italiana e quella statunitense sono enormi, essendo l'aborto legislato in Italia da una legge - la 194 - e non da una sentenza. Ciononostante sono anni che il dibattito è sopito sulla sfondo della discussione politica, ma mai del tutto azzerato.
Aborto, il dibattito in Italia
Una della prime e più importanti posizioni è stata presa dal leader della Lega Matteo Salvini: "Io personalmente sono per la difesa della vita, dall'inizio alla fine", sottolineando però che: "Quando si parla di aborto l'ultima parola spetta alla donna. Non ad altri". Continua: "L’emergenza in questo momento è quella economica. Spero che il Parlamento nei prossimi mesi non litighi sull'aborto, sul ddl Zan, sulle droghe, sulla legge elettorale e sullo ius soli. Noi dobbiamo mettere al centro il lavoro, gli stipendi e le pensioni degli italiani".
Anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha detto la sua dichiarandosi contraria all'abolizione della 194, ma precisando: "Noi continueremo semplicemente a chiedere e a operare perché venga applicata la prima parte della 194, relativa alla prevenzione, e per dare alle donne che lo volessero una possibilità di scelta diversa da quella, troppo spesso obbligata, dell'aborto".
Sileri: "Rafforzare il diritto all'aborto in Italia"
Il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri ha commentato rappresentando anche quella che è l'idea del governo sulla materia: "La legge 194 sull’aborto non deve essere toccata. Semmai deve essere rafforzata nella parte relativa agli aiuti e all’assistenza delle donne". E già si prefigura un regime diverso da quello attuale: "In vista del nuovo Servizio sanitario nazionale territoriale sarà possibile aiutare ulteriormente le donne, mantenendo ovviamente la possibilità di poter accedere a un loro diritto".
Gli fa eco il ministro della salute Roberto Speranza che afferma: "Dobbiamo continuare a batterci ogni giorno perché non si torni mai più indietro". E ancora: "La sentenza della Corte suprema americana cancella mezzo secolo di battaglie per i diritti delle donne e ci dice che non dobbiamo mai considerare un progresso come acquisito per sempre".
Sulla stessa lunghezza d'onda il leader del Partito Democratico Enrico Letta: "Una scelta americana che non ha nessun effetto in Europa e non avrà nessuna conseguenza in Italia". Così Emma Bonino, leader di +Europa: "Questa sentenza è un richiamo forte anche per noi, donne e uomini in Italia ed in Europa: sui diritti non si può mai rimanere fermi, se non si va avanti si rischia di andare indietro".