Obbligo vaccinale over 50: oggi ultimo giorno anche per i dipendenti pubblici
Oggi è l'ultimo giorno di obbligo vaccinale anche per i dipendenti della pubblica amministrazione. Da domani i 3,3 milioni di disobbedienti potranno essere reintegrati al lavoro
Nonostante l'annuncio della potenziale proroga fino al 30 settembre per l'utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici, non vi sarà nessuna proroga per imporre le tre dosi agli over 50. Liberi dall'obbligo anche i lavoratori pubblici della scuola e delle forze dell'ordine. Tuttavia c'è chi lamenta di continuare a ricevere le multe di 100 euro.
Obbligo vaccinale over 50: è possibile essere reintegrati al lavoro
L'obbligo personale scade oggi e tutti coloro che sono stati sospesi dal luogo di lavoro potranno dunque essere reintegrati e vedersi accreditare lo stipendio , pur sempre venendo raggiunti dalle multe ormai già erogate dall'Agenzia delle entrate a causa della loro disobbedienza alla legge.
Si contano infatti 3,3 milioni di persone che hanno disobbedito all'obbligo vaccinale pur avendo un età superiore a 50 anni. In Italia ci sono 27,7 milioni di over 50, di questi il 12% non è in regola. Si tratta di 3,3 milioni di cittadini che non hanno completato le tre dosi e, 1,7 di questi invece non ha ricevuto nemmeno una somministrazione. 280000 persone si sono fermate alla prima dose e poi hanno gettato la spugna. 1,3 milioni di over 50 invece si sono fermati alla seconda ma, tra questi, rientrano anche coloro che pur avendo ricevuto due dosi hanno avuto la malattia e quindi sono stati esentati dal ricevere la terza.
Obbligo vaccinale over 50: i ricorsi per le multe dell'Agenzia delle entrate
Tuttavia anche se l'obbligo finisce oggi, gli over 50 che non hanno ancora ricevuto la letterina dall'Agenzia delle entrate con l'intimazione al pagamento di una sanzione pecuniaria di 100 euro, la riceveranno nei prossimi giorni ed entro la fine dell'anno.
Fino ad oggi sono state erogate 560 mila sanzioni e ne sono previste altre 379000, per un totale di 2,1 milioni che sarà completato entro la fine dell'anno.
I ricorsi sono la strada prediletta tra coloro che hanno deciso volontariamente di non vaccinarsi poiché ritengono che l'obbligo non sia legittimo è per questo nemmeno il pagamento della sanzione dovrebbe essere effettuato. Tuttavia procedono al ricorso anche quelle persone che hanno ottemperato all'obbligo ma per qualche errore non sono state considerate all'interno del sistema.
A maggio 2022 infatti 90000 persone avevano contestato la sanzione, per questo l'Agenzia delle entrate ha dovuto mettere un freno nell'emissione delle notifiche da 100.000 a 50.000 al giorno così da diluire nel tempo eventuali ricorsi.