Comunali 2022: Centrodestra vince al primo turno a Genova, Palermo e L'Aquila. Ballottaggio a Parma, Verona e Catanzaro
Il centrodestra si prende Genova e Palermo. Al ballottaggio Parma, Verona, Catanzaro. Biondi trionfa a L'Aquila grazie a FdI
Spoglio comunali 2022, è iniziato alle 14 di oggi lunedì 13 giugno 2022: a Genova vince Bucci al primo turno, idem Lagalla a Palermo. A Verona, Catanzaro e Parma si va verso il ballottaggio. A L'Aquila centrodestra passa grazie alla forza trainante di Fdi. L'affluenza a queste elezioni amministrative è stata del 54,7%. Il Comune di Palermo ha intanto depositato un esposto in Procura contro i presidenti rinunciatari dopo il caos di ieri. I reati che potrebbero essere contestati vanno dall'interruzione di pubblico servizio sino al rifiuto di atti d'ufficio. Qui hanno votato le amministrative il 41,85% degli elettori per un totale di 227.681, di cui 112.149 uomini e 115.532 donne. A Genova scarsissima affluenza, 10 punti in meno delle ultime amministrative.
Palermo, Lagalla trionfa su Miceli
A Palermo, dove si è parlato più dei caos amministrativi che delle elezioni, vittoria di Roberto Lagalla che si impone sull'avversario di centrosinistra Franco Miceli. Lagalla si impone nonostante i caos succedutisi nelle ultime settimane con gli arresti di Polizzi e Lombardo, ma che non hanno scalfito il suo trionfo.
A Genova Bucci si riconferma
Vittoria schiacciante a Genova di Marco Bucci dove col 55% dei voti non ha bisogno nemmeno del ballottaggio, al contrario di cinque anni fa, per riconfermarsi. L'attuale sindaco del capoluogo ligure bissa il successo del 2017 quando da scommessa della Lega, ha convinto i genovesi. Toti si complimenta con lui: "È il nostro sindaco".
Fdi regina di queste comunali, le dichiarazioni
Donzelli: "Non ci appassiona il derby di chi arriva primo, vogliamo far arrivare prima il centrodestra, e battere il centrosinistra che non è adeguato per governare. Primo obiettivo vincere: siamo soddisfatti del riconoscimento dei numeri di Fdi da parte degli elettori. Ne sentiamo la responsabilità". Sulla coalizione: "L'obiettivo di Fdi è rispondere ad un campo largo con un campo coerente, vogliamo fare alleanza con chi vuole stare e non vuole litigare. Progetto di ampio respiro per governare questa nazione".
D'Incà e Toti, le dichiarazioni sulla bassa affluenza
Il ministro Federico D'Incà ha commentato: "Tutte le forze politiche hanno l'obbligo di portare avanti una riflessione profonda sui motivi che determinano l'astensionismo di protesta e quello dovuto alla disaffezione cos'ì come è necessario fare una profonda analisi sull'utilizzo degli strumenti referendari. Ci sono ragioni culturali e politiche ineludibili che vanno affrontate ora, accanto all'impegno per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono una piena partecipazione. Non bisogna più rinviare".
Gli fa eco Giovanni Toti che dice: L'affluenza bassa credo sia ormai un tema endemico, purtroppo evidentemente un pezzo di elettorato non ha ancora maturato una sufficiente fiducia nella politica per tornare a esprimere un proprio voto e su questo tutta la politica, di qualsiasi colore, si deve interrogare". Il portale YouTrend aggiunge che senza le amministrative, l'affluenza sarebbe stata del 15%.