Francesco Rutelli moglie, madre, figli, malattia, cosa fa oggi

Tutto su Francesco Rutelli, dalla vita privata alla carriera

Francesco Rutelli è un ex politico e giornalista italiano: scopriamo moglie, figli, madre, biografia e che cosa fa oggi.

Francesco Rutelli moglie, figli, la malattia della madre: tutto sulla vita privata

Rutelli si è sposato con la giornalista Barbara Palombelli nel 1982, con rito civile. La coppia ha avuto un figlio naturale e ne ha poi adottati tre. Nell'aprile 1995 i due giornalisti hanno nuovamente celebrato il loro matrimonio, questa volta però con rito religioso, con il cardinale Achille Silvestrini.

In una lettera aperta a la Repubblica, Rutelli ha dichiarato che la malattia e la morte di sua madre Sandra "hanno accelerato" in lui "prima dei vent'anni un aspro distacco dalla religione. La militanza con i radicali è stata la sede per tradurre ed esplicitare l'asprezza di questo distacco". Successivamente Rutelli si è riavvicinato al cattolicesimo.

Nel settembre 2006, nell'ambito del dibattito sull'eutanasia riproposto dal Presidente Giorgio Napolitano, l'ex politico ha dichiarato la sua contrarietà "all'eutanasia finché c'è una speranza". Nello stesso tempo si è opposto all'accanimento terapeutico.

È tifoso della Lazio.

Francesco Rutelli biografia e carriera: che cosa fa oggi

Rutelli è nato a Roma il 14 giugno 1954, da genitori di origine romana. Ha studiato presso il Liceo classico Massimiliano Massimo, gestito dai gesuiti. Poi si è iscritto al Liceo classico statale Socrate dove conseguì la maturità classica. Si è iscritto alla facoltà di architettura dell'Università La Sapienza. Dopo aver dato 22 esami si ritirò senza portare a termine gli studi. Da quel momento si dedicò a tempo pieno alla politica, una delle sue più grandi passioni.

Inizialmente Rutelli si iscrisse al Partito Radicale. Nel 1979 diventando segretario regionale per il Lazio e l'anno successivo assunse il ruolo di Segretario nazionale. Condusse iniziative per i diritti umani, i diritti civili, la giustizia (come il "caso Tortora"), il disarmo e l'ambiente. Nell'estate del 1981 fu arrestato nel corso di una manifestazione nonviolenta a favore della chiusura della centrale nucleare di Latina. Rimase in carcere per tre giorni e fu poi pienamente assolto.

Divenne giornalista pubblicista nel febbraio 1983, iscrivendosi all'Ordine dei Giornalisti del Lazio. Nello stesso anno venne eletto alla Camera dei deputati. Successivamente assunse la carica di presidente del gruppo parlamentare radicale. L'allora presidente del Senato Francesco Cossiga gli attribuì il soprannome di "Cicciobello", per il suo attivismo. Nel 1987 fu rieletto alla Camera nella circoscrizione di Napoli, Il 4 luglio 1990 diede le dimissioni, optando per il ruolo di consigliere regionale in Campania. Lasciò il seggio a Emma Bonino.

Ripercorriamo le tappe principali della sua carriera. Rutelli ha iniziato la propria attività politica alla fine degli anni settanta nel Partito Radicale, di cui divenne segretario nel 1980 e di cui fu deputato dal 1983 al 1990. Fondatore dei Verdi Arcobaleno (confluiti successivamente nella Federazione dei Verdi), ricoprì brevemente la carica di Ministro dell'ambiente nel Governo Ciampi. Nel dicembre 1993 è stato eletto sindaco di Roma, ricoprendo la carica fino al gennaio 2001.[1] In quell'anno, assunse la guida della coalizione di centro-sinistra L'Ulivo, diventando il candidato alla Presidenza del consiglio per le elezioni politiche. Nel 2002, ha dato vita al movimento Democrazia è Libertà - La Margherita (che confluirà nel Partito Democratico nel 2007).

Ha ricoperto il ruolo di Ministro per i beni e le attività culturali e Vicepresidente del Consiglio nel Governo Prodi II. È stato inoltre deputato dal 1983 al 1993, parlamentare europeo dal 1999 al 2004, nuovamente deputato dal 2001 al 2008 e senatore dal 2008 al 2013. Nel 2009, annunciò la sua uscita dal Partito Democratico e la fondazione di un nuovo movimento, Alleanza per l'Italia.

Dopo aver rinunciato a candidarsi alle elezioni politiche del 2013, ha presieduto e fondato varie iniziative per la conservazione e promozione del patrimonio culturale, dell'arte e dell'ambiente. Dal 2016 è presidente dell'Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali, rieletto anche per il triennio 2020-2022.