Pietrasanta dice no alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Proteste dal "campo progressista"

La giunta comunale a maggioranza centrodestra, ha deciso nella seduta di mercoledì per il no alla richiesta del cosiddetto "campo progressista" di togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini, conferitagli nel 1924

No alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini a Pietrasanta. Lo ha deciso la giunta comunale scatenando le ire del presidente della Toscana Eugenio Giani e dell’assessora alla cultura della memoria Alessandra Nardini che hanno commentato: "La maggioranza che guida Pietrasanta ha deciso di scrivere una brutta pagina nella storia dell’amministrazione comunale. Ci auguriamo che possa tornare sui suoi passi e riveda questa scelta inaccettabile”. I

Giunta di Pietrasanta dice no alla revoca della cittadinanza a Mussolini

Musica e parole della più alta istituzione della Toscana che non si capacita della scelta, legittima di voler proseguire su suoi passi da parte della giunta del comune in provincia di Lucca, lasciando l'onorificenza conferita al Duce nel 1924. "Mentre infuria una guerra sanguinosa alle porte dell’Europa voluta da Putin, mentre assistiamo a numerosi casi di rigurgito nazifascista e a pochi mesi dal centenario della marcia su Roma, - proseguono – da Pietrasanta, terra di cultura, sarebbe potuto arrivare un segnale di amore per la democrazia e la pace, e invece giunge un segnale completamente opposto, che ci lascia dispiaciuti e indignati". 

Giani e Nardini concludono: "La Toscana è terra di antifascismo, solidarietà, uguaglianza, sin dal suo simbolo, il Pegaso alato che fu del Comitato toscano di liberazione nazionale. Gli attuali amministratori di Pietrasanta ne prendano definitivamente atto. Il nostro auspicio è che Pietrasanta possa arrivare al più presto alla cancellazione dall’elenco dei cittadini onorari di una figura che ha portato il nostro Paese al punto più basso della vicenda nazionale e alla vergogna delle leggi razziali".

Rifiutata la richiesta di M5s e Pd

Era stato il famoso "campo progressista" formato da M5s e PD a chiedere la revoca. Decisivi i voti contrari di Forza Italia, Lega e “Pietrasanta prima di tutto”, al termine di un dibattito dai toni molto accesi. La decisione è arrivata nella seduta di mercoledì 4 maggio. "Quanto condanniamo e quanto siamo distanti dalla barbarie fascista e dall’ideologia di questo e di tutti i regimi totalitari, non dobbiamo certo affermarlo oggi. Finora nessuno degli amministratori che si sono succeduti alla guida del Comune aveva sentito la necessità di procedere alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. E neppure noi la sentiamo: è una parte di storia che non possiamo né ignorare né cancellare, deve restare come occasione di riflessione per tutti", taglia corto il centrodestra.