Guerini: "All'Ucraina anche armi per neutralizzare postazioni dei russi"

Non si fermano i "doni" dell'Occidente in tema di armi. Il ministro della Difesa Guerini ha informato della nuova artiglieria inviata a Kiev. E poi prevede: "Conflitto si intensificherà nei prossimi giorni"

L'Italia non si stanca di mandare armi all'Ucraina e anzi, rilancia con Lorenzo Guerini: "Sulla base di quanto indicato dalla legge e in relazione all'evoluzione sul terreno, l'impegno italiano continuerà a supportare l'Ucraina nella sua difesa dall'aggressione russa anche con dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda indiscriminatamente le città e la popolazione civile". Dopo le critiche, arriva la spiegazione. Si tratta di "munizionamenti a cortissimo raggio funzionali al solo scopo difensivo e per proteggere città e cittadini".

Guerini "promette" nuove armi: "Dispositivi in grado di neutralizzare più facilmente russi"

 
Le parole del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, alle commissioni riunite Difesa di Senato e Camera, non fanno altro che confermare la piega che ha preso l'Occidente negli ultimi mesi a casa dei continui inviti di Zelensky a ricevere armi. Guerini poi fa il menagramo e sottolinea: "È possibile, ed in parte sta già avvenendo che il conflitto si intensifichi ulteriormente nei prossimi giorni, stante il presumibile obiettivo di conseguire da parte russa risultati tangibili entro la data simbolica del 9 maggio". Si presume che la Russia possa conquistare Mariupol entro quella data dove sono ancora in corso scontri presso l'acciaieria Azovstal. 

Poi arriva un "invito": "La Russia, già oggi, deve prendere atto degli esiti della campagna militare e ripensare la sua postura rispetto alla comunità internazionale per favorire le attività negoziali. Sapendo che non c'è un vero negoziato che possa partire, senza un reale cessate il fuoco, senza che i russi smettano di bombardare". L'offensiva russa in Ucraina "non è chiaramente definibile sia nei risultati di breve termine di carattere operativo che negli obiettivi finali.

"Quest'ultimi, infatti, potrebbero essere rivisti sulla base delle capacità di resistenza dell'Ucraina ovvero ampliati qualora si assistesse ad un suo cedimento, con potenziale espansione dell'occupazione russa sino ad Odessa, per precludere all'Ucraina l'accesso al Mar Nero", conclude il ministro.