Come bambini bizzosi, i tribunali non si vergognano di andare (ancora) contro Silvio Berlusconi

Ogni volta che si avvicinano delle elezioni o Silvio Berlusconi sale vertiginosamente nei sondaggi, spuntano un’accusa o un processo. E che caso!

L’ultimo delirio della giustizia nei confronti di Silvio Berlusconi si chiama “corruzione e voto di scambio”, nei tribunali di Reggio Emilia e Napoli. Alle toghe non basta lo strapotere avuto negli ultimi cinquant’anni, continuano imperterrito ad accusare un uomo di 85 anni, per la sola soddisfazione di accusarlo. Facilissimo prendersela con il Cavaliere, peccato non sia mai possibile il contrario, ecco perché il popolo italiano aspetta al varco una seria riforma della giustizia che faccia cadere questa lobby. Perché di lobby si tratta, è d’obbligo chiamare certi gruppi di persone con il loro vero nome.

La giustizia a orologeria contro Berlusconi ormai non stupisce più, non fa più notizia, fa anzi sorridere e scredita anche di più la giustizia italiana. Senza vergogna e ritegno, le toghe hanno pochi giorni di celebrità semipositiva solo se vanno contro il Cav, altrimenti sono viste come fumo negli occhi. Giustamente. È buona norma non fare di tutta un’erba un fascio, ma questo fascio inizia a diventare sempre più grande, insostenibili per tutti i cittadini italiana e senza pudore.

Ma la sinistra che ha rovinato una città come Siena e l’Mps? Carlo De Benedetti che è l’uomo più indebitato d’italia e che deve ai creditori milioni di euro? Le Coop rosse? Le malefatte delle Ong? Ormai gli italiani non sono più disinformati come un tempo e basta li poco per trovare l’inganno poichè di malsani sotterfugi la giustizia italiana ne è colma.