Incontro Draghi-Conte, si punta a un accordo sull'aumento delle spese militari
L'incontro tra il presidente del Consiglio Draghi e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte servirà a trovare un'intesa sull'aumento delle spese militari
L'incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte per trovare un accordo sull'aumento delle spese militari è previsto nel pomeriggio di oggi, 29 marzo 2022, alle 17.30. Il vertice è senza dubbio l'appuntamento più importante della giornata per quanto riguarda la politica interna. La riunione si terrà a Palazzo Chigi alla viglia di uno snodo delicato per la compattezza del governo: l'arrivo del "decreto legge Ucraina" in Senato. L'aumento delle spese militari, obiettivo per il quale il premier Draghi si è esposto nei giorni scorsi, non è condiviso invece da Giuseppe Conte, secondo cui le priorità per il Paese in questo momento sono altre, a cominciare dal caro bollette. "La nostra linea è chiara, siamo contrari al riarmo, è inutile, sarebbe una follia", ha spiegato con termini perentori l'ex premier.
Incontro Draghi-Conte sulle spese militari
Il nodo è sempre l'aumento delle spese militari per raggiungere il fatidico obiettivo del 2% del Pil investito in questo capitolo di spesa. Da sempre impegno da rispettare per i paesi membri della Nato, di fatto obiettivo mai centrato dall'Italia, anche se in questi ultimi anni gli investimenti nel riarmo sono costantemente aumentati.
L'incontro a due tra Conte e Draghi è decisivo per evitare che il governo perda pezzi della sua maggioranza. Ieri la riunione tra il ministro per i Rapporti col Parlamento Federico D'Incà e i capigruppo dei partiti di maggioranza non ha fatto segnare nessun passo avanti, tanto che il ministro ha dovuto evocare la questione di fiducia, col quale cadrebbero eventuali ordini del giorno ed emendamenti.
Incontro Draghi-Conte, si punta a un accordo
Il capo del Movimento 5 Stelle si presenta all'appuntamento forte di un consenso plebiscitario, pari al 94,2% dei voti, ottenuto dagli iscritti che si sono espressi nella votazione online dei giorni scorsi. "Un sostegno così importante è anche una grande responsabilità. Ora testa alta, ancor più coraggio e determinazione nelle nostre battaglie. Abbiamo un Paese da cambiare", ha commentato ieri sera Conte su Twitter con evidente soddisfazione.
Il problema principale in Parlamento, per la precisione nelle commissioni Esteri e Difesa del Senato. Qui la maggioranza rischia di spaccarsi su un ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia a favore delle spese per il riarmo. In caso di mancato compromesso Lega, Italia Viva e Partito Democratico voterebbero a favore del documento presentato dal principale partito di opposizione, mentre Movimento 5 Stelle e Leu si dichiarerebbero contrari. Un rischio che il governo non può correre, tanto più in un momento delicato come questo.